Musica

“Un messaggio di Marco Mengoni mi ha steso. Il burnout della mia generazione? Giusto fermarsi, ma io so cosa devo e voglio fare”: il racconto di Settembre

Il vincitore delle Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2025 traccia un primo bilancio a FqMagazine

di Andrea Conti
“Un messaggio di Marco Mengoni mi ha steso. Il burnout della mia generazione? Giusto fermarsi, ma io so cosa devo e voglio fare”: il racconto di Settembre

Fare il giro dei talent come “Io canto”, “The Voice of Italy”, “X Factor” fino ad approdare a Sanremo Giovani 2025 e vincere, tappa dopo tappa fino ad agguantare il prestigioso leoncino argentato del primo posto. Quella di Settembre sembra una favola fatta di caparbietà e testardaggine. Forse non tutti lo sanno, ma sia il vincitore del Festival Olly che Settembre hanno la stessa età, 23 anni. “Ma lui sembra più grande di me o al contrario io sembro più piccolo di lui”, esordisce durante il nostro incontro il giovane cantautore.

“Il senso della solitudine e della fragilità nella mia generazione”– “Nel mio Ep ‘Vertebre’ parlo del tema della smarrimento, della solitudine, della fragilità… Insomma tutto è un po’ una fotografia della mia generazione, anche perché io scrivo e parlo della mia vita da 23enne e molti della mia età si possono riconoscere in quello che esprimo. Ci sono canzoni come ‘Vento e Ruggine’ che parla un po’ del cercare anche qualcuno che ti aiuti ad uscire dal labirinto dello smarrimento. Alcune volte andiamo avanti ad occhi spenti perché la vita ci porta per forza ad andare avanti, quando arriva un flusso che ci stacca da tutto e da tutti. Anche quando proviamo ad aggrapparci a qualcosa tutto scorre inesorabilmente”.

“Ho vissuto momenti difficili da piccolo ma li ho superati da solo” – “Io ho passato alcuni momenti di difficoltà, ma sono stato fortunato ad avere una famiglia sempre molto comprensiva, sempre molto pronta all’ascolto, una cosa che sembra scontata ma che è importantissima. Poi in quei momenti mi sono fatto forza nel cercare di capire che questa vita nessuno ce l’ha insegnata e quindi è normale sentirsi persi, sentirsi smarriti, non capire il proprio posto nel mondo, non sentirsi appartenenti a qualcosa… È bruttissimo non sentirsi appartenere a qualcosa e queste sensazioni le ho vissute soprattutto quando ero più piccolo. La mia mente lavora nel risolvere questi stati d’animo in qualche modo. Quindi anche da piccolino cercavo di trovare delle strategie per non vivere più quella situazione, grazie anche al rifugio nella musica, nel cercare di anche aumentare la confidenza con me stesso, cioè cercavo in qualche modo di superare quei momenti.

“Non ho mai avuto il bisogno di andare da uno psicologo” – “Ma è giusto andarci dallo psicologo se lo si sente davvero. È importante che ci sia uno specialista che possa aiutarti in qualche modo. Il tema della salute mentale esiste anche nella musica. Giustissimo fermarsi e curare sé stessi in primis. Sarebbe una cosa sbagliata non assecondare le proprie esigenze. Il burnout esiste. Eccome. Io non ne ho mai sentito quell’esigenza. Tutto quello che mi sta accadendo la vivo come una corsa che non ha mai una fine, non ha mai un traguardo. Questa, secondo me, è la cosa che non mi ha mai fatto un certo senso a arrendere e non mi farà mai a arrendere. La vittoria a Sanremo Giovani è stata meravigliosa. Per me non è un adagiarsi sugli allora, anzi questo evento ha alimentato ancora di più la mia voglia di correre in questa corsa in maniera sana, ovviamente. Quindi il fatto di non sentirsi mai arrivati è uno stimolo”.

“Il messaggio di Marco Mengoni dopo la prima sera” – “Il giorno della mia prima esibizione al Festival di Sanremo nemmeno ho toccato il cellulare. Sono stato risucchiato da mille cose. Poi ho fatto la mia esibizione e sono andato a domire. L’indomani ho ripreso in mano il cellulare e ho trovato un messaggio di Marco Mengoni in direct su Instagram. Mi ha steso. Ero al settimo cielo. Cosa c’era scritto? “Bravo!” con tanti applausi a seguire come emoticon. Ho dovuto leggere almeno sei volte quel piccolo messaggio e tra me e me mi sono detto ‘che sta succedendo?’. Mi piacerebbe collaborare con lui, ma anche in generale perché la contaminazione, secondo me, è fonte di arricchimento artistico e personale.

“Proteggo a tutti i costi la mia privacy” – “Pregi e difetti della popolarità? Il pregio è che hai un megafono che ti consente di arrivare a tantissime persone. Il difetto riguarda la sfera della privacy, che per fortuna riesco a tenere nascosta e a proteggere. Ma questa è una cosa che ho sempre cercato di fare, riuscendoci sino ad ora”.

“Giorgia? Meritava assolutamente il podio. Quel sesto posto ci ha stupito tutti” – La classifica dei Big l’ho vista e devo dire, come un po’ tutti, siamo rimasti stupiti dal sesto posto di Giorgia. Lei meritava di stare tra le prime tre. Ma anche vincere. Senza nulla togliere ad Olly che apprezzo molto e l’ho detto in qualsiasi intervista io abbia fatto. Questo è il suo momento, sta splendendo. E lo ammiro anche di più perché ha la mia età, anche se non si vede (ride, ndr)”.

Sono stati annunciati i primi concerti di Settembre: l’8 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’11 aprile alla Casa della Musica di Napoli e il 19 maggio ai Magazzini Generali di Milano. In ogni tappa sono previsti ospiti e colleghi a sorpresa.

Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.