Il mondo FQ

Marsala, attende i risultati dell’esame istologico per 4 mesi: ma l’esito arriva 10 giorni dopo la sua morte

Non si tratta di un caso isolato per l'Asp di Trapani: sono diverse le segnalazioni dei lunghi tempi d’attesa arrivate anche alla procura e al ministero della Salute
Commenti

Era stato operato il 24 settembre scorso all’ospedale di Marsala e, da quel momento, era in attesa dell’esito dell’esame istologico per sapere di che natura fosse il suo tumore: il risultato è però arrivato 10 giorni dopo la sua morte, lo scorso 13 gennaio, 4 mesi dopo l’operazione. È il caso di Paolo Robino, di 74 anni, deceduto per un infarto: “Certamente eravamo molto in ansia per questo risultato che sembrava non arrivare mai, ci stavamo attivando per cercare di capire cosa stesse succedendo ma non abbiamo avuto più tempo. Abbiamo aspettato inutilmente per mesi”, racconta il fratello Salvatore a ilfattoquotidiano.it.

Quello di Robino è tuttavia solo l’ultimo caso dei tanti che riguardano l’Asp di Trapani. Ilfattoquotidiano.it ha rintracciato anche un altro paziente che ha confermato di avere ricevuto con netto ritardo l’esito delle analisi sul tumore, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Mentre c’è già una denuncia presentata alla procura di Trapani da Maria Cristina Gallo, che ha raccontato al Tg3 di avere ricevuto l’esito dell’esame istologico addirittura dopo 8 mesi. Dopo un’isterectomia fatta a dicembre 2023, Gallo ha avuto l’esito, infatti, solo nell’agosto successivo. Nel frattempo si è vista costretta a rivolgersi altrove, precisamente all’Istituto nazionale dei tumori di Milano per curare il tumore e le metastasi sopravvenute: “Una vera sconfitta per questa Regione”, ha sottolineato la donna.

Non un caso isolato, dunque: oltre a queste, altre segnalazioni sono arrivate nei mesi scorsi agli organi di stampa, alla procura e perfino al ministero della Salute che ha scritto all’Asp di Trapani. “Facendo seguito alle notizie pervenute a questo Ministero, riguardanti i lunghi tempi d’attesa per la refertazione di esami istologici risalenti ai mesi di maggio, giugno e luglio 2024 e con specifico riferimento all’annunciato impegno da parte dell’Asp di Trapani a refertare tutti i campioni istologici provenienti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza, entro il mese di gennaio 2025, si chiede a codesta Amministrazione di verificare quanti esami istologici siano stati evasi ad oggi e quanti ancora ne restano da esaminare e di far pervenire alla scrivente direzione generale una dettagliata relazione al riguardo, entro e non oltre mercoledì 19 febbraio, al fine della valutazione di competenza”, così si legge nella lettera inviata l’uno gennaio dal ministero guidato da Orazio Schillaci e firmata dal dirigente generale, Americo Cicchetti.

Una vera e propria valanga che sta travolgendo l’Asp di Trapani, diretta dal meloniano Ferdinando Croce (nominato commissario straordinario a febbraio del 2024 e direttore generale da luglio scorso), che ha risposto assicurando un “netto cambio di passo”, ovvero “l’impegno a chiudere entro il 31 marzo 2025 tutti i referti istologici relativi al 2024 e refertare tutti i campioni istologici provenienti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025”. Ma cosa ha causato questi ritardi? “Alla base del problema – ha sottolineato Croce – c’è la grave carenza di medici specialisti. Una vera e propria crisi di vocazione della disciplina della anatomia patologica. Si specializzano in pochi e per questo i concorsi che bandiamo vanno spesso deserti. Fino a dicembre scorso avevamo in azienda di tre dirigenti medici, a fronte di una dotazione organica che prevede nove unità. Per questo, è stato emanato un concorso pubblico per la copertura di 4 posti di dirigente medico di Anatomia patologica. Queste iniziative sono indicate dettagliatamente in una relazione già inviata al direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute”.

Carenza d’organico, dunque, nel frattempo per recuperare i gravi ritardi sono state attivate “una serie di convenzioni con Asp Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e Policlinico di Palermo, al fine di esaurire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato, mentre con particolare riferimento alle biopsie osteo midollari, è stato avviato con una azienda privata un apposito servizio di processazione e refertazione dei campioni. Ad oggi ammontano complessivamente a 2.058 i casi istologici evasi, mentre ne restano ancora da esaminare 244, ma i ritardi sono stati risolti: le azioni che ho messo in campo stanno consentendo di allineare domanda ed esito”, ha sottolineato.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione