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La foto con i capelli è “un messaggio per chi attraversa il percorso della malattia… Le dicevano che stava meglio prima, lei rispondeva con ironia”: nasce la Fondazione Paola Marella

Domenico, il marito dell'amata architetta scomparsa a 63 anni per un cancro al pancreas, ha pubblico un post per comunicare la nascita di una Fondazione che "l’obiettivo di diventare presto un punto di riferimento per chi ne ha bisogno"

di F. Q.
La foto con i capelli è “un messaggio per chi attraversa il percorso della malattia… Le dicevano che stava meglio prima, lei rispondeva con ironia”: nasce la Fondazione Paola Marella

“Il nostro pensiero ora più che mai sarà rivolto alle persone che stanno vivendo questo cambiamento così importante nella propria vita e a chi li sta accompagnando passo dopo passo sostenendoli. Stiamo costruendo la Fondazione passo dopo passo, con l’obiettivo di diventare presto un punto di riferimento per chi ne ha bisogno”: queste le parole di Domenico, marito dell’amata architetta Paola Marella scomparsa lo scorso 21 settembre a 61 anni per un cancro al pancreas. Parla così, in un post su Instagram, della Fondazione Paola Marella che è “stata ufficialmente inserita nel registro delle Fondazioni”.

E il post di Domenico racconta anche come il volto di Real Time abbia affrontato i cambiamenti legati alla cura della malattia: “Nonostante noi la trovassimo bellissima con i capelli così corti, lei era fortemente legata alla sua immagine storica con i ciuffi bianchi, che tanto l’ha caratterizzata nel corso degli anni. Non è stato facile accettare questa “trasformazione”, ed è per questo che vogliamo condividere questi scatti con voi solo oggi”.

Un messaggio importante, quello di Domenico: “Chi attraversa questo percorso oltre a fare i conti con la malattia, deve anche trovare la forza di accettare i cambiamenti che subirà inevitabilmente il proprio corpo. Alcuni li vivranno con un pizzico di ironia e magari con il sorriso, per altri questi cambiamenti saranno fonte di fragilità e insicurezza. Non c’è un modo giusto o sbagliato; c’è chi con una parrucca ritroverà se stesso e chi vorrà mostrarsi esattamente così com’è in quel momento. C’è chi è pronto ad affrontare domande e sguardi indagatori, e chi invece vuole elaborare e vivere quel momento nel suo piccolo. Non sentitevi mai giudicati o sbagliati per le scelte che farete durante questi momenti”. Poi il racconto sulla scelta di Marella, che aveva deciso di mettere una parrucca finché i capelli non sono diventati della lunghezza che si vede in foto: “In molti le ripetevano spesso che stava meglio prima senza sapere cosa stesse vivendo e lei, pazientemente, rispondeva con quel pizzico di ironia che la rendeva unica».

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