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Juventus, lo sfogo di Thiago Motta dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Empoli: “Provo vergogna, è colpa mia”

Riguardo ai fischi dei tifosi: "Sono stati anche fin troppo gentili, meritavamo di peggio"
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L’Empoli è l’ultima semifinalista della Coppa Italia. A Torino, i toscani hanno battuto ai quarti di finale la Juventus. Decisivi i calci di rigore dopo l’1-1 dei 90 minuti regolamentari frutto delle reti di Maleh al 24esimo del primo tempo (bolide da fuori area) e del pareggio bianconero con Thuram al 21esimo della ripresa, con una magia di tacco e un successivo scavetto. Dagli undici metri, sono stati fatali per i bianconeri gli errori dal dischetto di Vlahovic e Yildiz. L’Empoli raggiunge così per la prima volta nella sua storia la semifinale di Coppa Italia e adesso affronterà il Bologna. Per la Juventus è l’ennesima delusione stagionale dopo l’uscita ai playoff di Champions League con il Psv.

Provo vergogna, abbiamo fatto un primo tempo in cui ho provato vergogna. E spero che i miei giocatori sentano la stessa cosa. Possiamo sbagliare qualsiasi cosa, ma non l’atteggiamento del primo tempo. È stato vergognoso, e sbaglio io perché non ho fatto capire l’importanza della partita e di vestire la maglia della Juve. Per questo non siamo in semifinale, non l’abbiamo meritato sul campo”, ha detto il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ai microfoni di Sport Mediaset dopo l’eliminazione. “Non bisogna pretendere cose senza dare. C’è chi pretende senza dare. Oggi in campo non abbiamo dato niente, nel primo tempo non ci siamo presi una responsabilità, abbiamo giocato palla al portiere 20 volte, questo è inammissibile – ha aggiunto – Oggi c’è da chiedere scusa alla società e alla storia di questo club”. Sui fischi assordanti che si sono sentiti all’Allianz Stadium: “Il nostro pubblico è stato anche gentile con noi per quello che si è visto nel primo tempo. Spero che le critiche che arriveranno siano forti. Mi auguro una reazione dei miei giocatori, subito, perché provo vergogna. La grandissima responsabilità è mia, non ho fatto capire l’importanza della partita”.

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