“A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce a emozionare”. Chi ha parlato così? Mogol. Il paroliere ha pensato di dire la sua sul modo (straordinario) di cantante di Giorgia. Un pensiero che ha suscitato molte critiche ma che Mogol ha confermato intervistato, sempre a Un Giorno da Pecora dove aveva rilasciato le prime dichiarazioni: “Io a Giorgia in realtà volevo aiutarla (…). Ha una bellissima voce, è una bellissima ragazza, però canta forse un po’ troppo e quindi è meno credibile. Io volevo solo darle una mano e lo facevo gratuitamente, quindi non ho fatto niente di male e non volevo offendere nessuno. Quello che non è stato capito da gente che purtroppo non ha facoltà di capire subito“.
E ieri sera 23 febbraio Giorgia è stata ospite a Che Tempo che Fa e ha commentato, indirettamente, le critiche ricevute da Mogol: “Mi ha commosso quella dimostrazione di affetto potente .- ha spiegato riferendosi all’Ariston in piedi per applaudirla dopo il suo mancato podio – Significava rimettere in gioco tutto per me, non sapevo come sarebbe andata. La gara era l’ultima cosa dei miei pensieri. Era più facile cantare a Sanremo 30 anni fa, ero incosciente, avevo 23 anni e non sentivo la responsabilità di questo amore”. Ed ecco il primo riferimento a “30 anni fa”.
Subito dopo un nuovo scambio con Fabio Fazio: “Sto ricevendo delle dimostrazioni d’affetto e di stima che mai così“, le parole della cantante. “Ma canti in un modo pazzesco”, la ribattuta di Fazio e Giorgia: “Come 30 anni fa“. Poi, dopo l’esibizione in “La cura per me“, il brano sanremese, arriva una nuova frecciata indiretta del conduttore: “Sai perché applaudono tutti così tanto? Perché tu hai la stessa voce di 30 anni fa, uguale! Di 40 anni fa, di 50”. E la chiosa, elegantissima, della cantante: “Ma magari! Dove si firma perché la voce resti la stessa dopo 30 anni?”.