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Ultimo aggiornamento: 17:45 del 8 Febbraio

Fine vita, l’appello ai consiglieri toscani: “Approvate la legge senza timori, non voltatevi dall’altra parte”

Laura Santi, affetta da sclerosi multipla, ha avuto il via libera al suicidio assistito dopo due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo
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Alla vigilia del voto sulla proposta di legge regionale Liberi Subito, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, Laura Santi, 50enne perugina affetta da sclerosi multipla, ormai conosciuta a livello nazionale per la sua battaglia sul tema, rivolge un appello ai consiglieri toscani: “State tranquilli di approvare una legge, fatelo senza esitazioni, perché aumentare l’esercizio e il godimento di un diritto che già c’è non dà nessuna libertà arbitraria, non porta nessuna deriva, come a volte si sente dire, fa sentire le persone meno sole e meno abbandonate. Vi prego di non voltarvi dall’altra parte, perché se vi voltate dall’altra parte quei malati là continuano a esistere, continuano a soffrire e sono soli e abbandonati. Questo diritto già esistente, grazie alla Corte costituzionale, diventa un’incognita, diventa un percorso a ostacoli burocratici. Io non voglio che per i miei compagni di malattia, o anche altri nella Regione Toscana, ci sia un percorso a ostacoli, perché non deve essere questo. Vi ringrazio tanto perché so che oggi voterete nel migliore dei modi per rispettare i malati e le loro scelte dall’inizio alla fine”.

Laura Santi, affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, ha avuto il via libera dalla sua ASL di riferimento per l’accesso al suicidio assistito, dopo due anni dalla sua richiesta, due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo per ottenere una risposta da parte della azienda sanitaria umbra. L’iter, tuttavia, non è ancora concluso perché è ancora in attesa di conoscere modalità di esecuzione della sua volontà e manca l’individuazione del farmaco. La Toscana potrebbe essere la prima Regione ad approvare una legge regionale sul fine vita. Liberi Subito è infatti stata depositata e rinviata in commissione, quindi al momento affossata, in cinque regioni (Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia), in altre cinque Regioni è stata depositata ed è in attesa dell’avvio iter (Valle D’Aosta, Lazio, Campania, Sardegna, Abruzzo). In due regioni è stata depositata ma col cambio legislatura occorre iniziare nuovamente l’iter (Umbria e Basilicata). In quattro regioni sono state depositate proposte simili a Liberi Subito (Calabria, Puglia, Marche, Sicilia)

In Toscana al momento sono due le persone che l’Associazione Luca Coscioni sta seguendo nell’iter per l’accesso al suicidio medicalmente assistito. Si tratta di due donne, una affetta da una malattia polmonare e l’altra da sclerosi multipla: per entrambe il Servizio sanitario nazionale dopo mesi di verifiche hanno confermato il possesso di tutti e quattro i requisiti previsti dalla sentenza “Cappato-DJ Fabo” della Corte costituzionale per poter accedere legalmente al “suicidio assistito” in Italia ma non possono completare l’iter perché le aziende sanitarie si rifiutano di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria all’autosomministrazione, lasciando come unica possibilità quella di rivolgersi alla sanità privata ove sarà possibile.

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