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Nuovo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele: liberi tre ostaggi in cambio di 183 prigionieri

Il partito armato palestinese ha già comunicato che i tre israeliani che torneranno a casa domani sono Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami
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Altri tre ostaggi in cambio di 183 prigionieri. Mentre la tregua a Gaza continua a reggere, sabato Hamas e Israele compiranno un altro passo per la liberazione delle persone in mano alle due fazioni. Il partito armato palestinese ha già comunicato che i tre israeliani che torneranno a casa domani sono Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami, tre civili. Al loro posto 183 detenuti palestinesi verranno rilasciati da diverse carceri gestite dallo Stato ebraico.

Dei tre ostaggi si conoscono anche le storie. Eli Sharabi, 52 anni, era stato sequestrato insieme al fratello Yossi nel kibbutz Bèeri, vicino al confine della Striscia di Gaza. La moglie e due figlie erano state uccise nella stanza di sicurezza della loro casa. Yossi è stato invece ucciso durante il sequestro e il corpo non è ancora stato riconsegnato alla famiglia dal gruppo islamista. Or Levy, 34 anni, residente a Rishom LeZiom, a sud di Tel Aviv, si trovava invece al rave Supernova, vicino al kibbutz di Reim, quando è stato rapito. La moglie Einav era stata uccisa durante l’attacco. Il suo corpo era stato ritrovato nel rifugio in cui aveva cercato di nascondersi con il marito. Il figlioletto Almong da allora è con i nonni. Infine, Ohad Ben Ami, che ha 56 anni, era stato anche lui rapito a Bèeri, insieme alla moglie Raz Ben Ami che era stata rilasciata nel corso della tregua di una settimana del novembre del 2023.

Dall’inizio della tregua lo scorso 19 gennaio sono stati rilasciati 18 ostaggi, così sabato il numero crescerà fino a salire a quota 21 sui 33 rimasti, di cui 25 in vita. Israele ha invece liberato 383 detenuti palestinesi. Entro la fine della prima fase dell’accordo dovranno essere liberati tutti gli ostaggi fra vivi e morti, mentre Tel Aviv scarcererà 1.900 prigionieri.

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