Prendi il miglior tennis di Jannik Sinner e metti di fronte Alex De Minaur, il suo avversario preferito. Ne viene fuori un massacro tennistico. Il numero 1 al mondo è di nuovo in semifinale agli Australian Open: ha vinto in tre set senza storie contro l’idolo di casa, che sperava nell’impresa e invece si è inesorabilmente arreso alla decima sconfitta contro l’altoatesino. Il punteggio finale recita 6-3, 6-2, 6-1 in nemmeno due ore di gioco. È stato il quarto di finale meno combattuto. Per Sinner la buona notizia però è soprattutto la ritrovata condizione fisica. D’accordo, De Minaur era il rivale perfetto, ma il numero 1 al mondo ha messo nuovamente in mostra a Melbourne la versione migliore del suo tennis dominante. Una prima di servizio solida e sempre varia, una risposta micidiale, un ritmo da fondo sorretto dalle gambe e dalla fluidità dei colpi. Tutti gli ingredienti per presentarsi al meglio venerdì in semifinale: di fronte ci sarà Ben Shelton, il 22enne americano numero 20 al mondo che ha sconfitto in 4 set l’azzurro Lorenzo Sonego.

Australian Open, Sinner-De Minaur | Le statistiche del match

I numeri non dicono tutto, ma aiutano ad analizzare la sfida. C’è per esempio un dato: Sinner ha perso appena 10 punti in tutto il match durante i suoi turni di battuta, su 58 totali. Prima o seconda di servizio, non ha fatto molta differenza. Certamente per demerito di De Minaur, ma anche perché Sinner con la sua battuta ha voluto soprattutto indirizzare il gioco, più che cercare la potenza e il punto diretto. Gli ace sono stati appena due, infatti. Questa solidità nel gestire il servizio sarà fondamentale contro Shelton, che non concede molto nei suoi turni in battuta. L’altro aspetto cruciale è la risposta di Sinner, che ormai senza timore di smentita si avvicina a quella di Djokovic. L’altoatesino sembrava capire in anticipo le traiettorie di De Minaur e sulla seconda dell’australiano è stato devastante, conquistando infatti il 61% dei punti. Resta una consuetudine di Sinner anche l’attitudine a giocare i pressure point: ha convertito 6 palle break su 10 e ha annullato l’unica capitata a De Minaur. Mentre l’aspetto più importante, la ritrovata forma fisica, non emerge chiaramente dai dati. Anche se il suo gioco da fondo ne ha ovviamente beneficiato: appena 19 errori non forzati, a fronte di 27 vincenti. Servono gambe reattive per picchiare duro e sbagliare poco.

Australian Open, Sinner-De Minaur 6-3, 6-2, 6-1 | La cronaca del match

Sinner è in semifinale! Il terzo set finisce 6-1. Non c’è stata storia in quest’ultimo parziale, ma forse in tutta la partita. Sinner ha ritrovato la sua condizione migliore e contro il suo tennis De Minaur non ha altre soluzioni se non la resa.

Si gira sul 4-1. Sinner tiene il servizio senza patemi, poi anche De Minaur riesce a sbloccarsi in questo set.

Ancora un break! Non c’è storia: un De Minaur sconsolato cede ancora il servizio. Sinner fa tutto troppo bene e l’australiano non sa come uscire da questa situazione.

Subito break di Sinner! Come un copione che si ripete in loop, l’azzurro strappa il servizio a De Minaur. L’australiano era avanti 40-15, ma si è sciolto ancora una volta davanti ai colpi sempre più pesanti del suo avversario.

Comincia il terzo set con De Minaur al servizio. L’australiano pare alle corde: non ha soluzioni contro questo Sinner, anche quando vince un punto sa che ha dovuto fare un miracolo oppure ha beneficiato di un errore. Una condizione difficile da accettare.

Sinner vince il secondo set! Con un game chiuso a zero il numero 1 si prende anche il secondo set. Tutto facile per un Sinner dominante: De Minaur si conferma l’avversario perfetto, se in più l’azzurro gioca il miglior tennis non c’è partita.

Si gira sul 5-2. Dopo il cambio di campo Sinner serve per chiudere il secondo set.

Ancora break! De Minaur prova a rimanere aggrappato alla partita in tutti modi, ma Sinner alza costantemente la pressione: alla terza palla break arriva il punto che vale il doppio vantaggio.

Si gira sul 2-1. Sinner annulla la prima palla break concessa a De Minaur: l’australiano sembra in crescita, ma l’azzurro per ora continua ad avere le idee chiare, soprattutto nei suoi turni in battuta.

Secondo set: altro break per Sinner! Il secondo parziale comincia nel migliore dei modi per l’azzurro: De Minaur perde subito il servizio.

Sinner vince il primo set! Il numero 1 al mondo chiude il primo set con un altro turno di servizio magistrale. Sfrutta la battuta per aprirsi il campo e poi sfodera il suo dritto micidiale. Anche in risposta ha giocato bene, anche se De Minaur ha dimostrato negli ultimi game di avere qualche contromisura, come il rovescio in back. Fin qui, comunque, il piano partita di Sinner è stato perfettamente rispettato.

Due turni di battuta senza sussulti: Sinner sale 5-2, ora può gestire e chiudere il primo set.

Si gira sul 4-1: Sinner gestisce bene uno 0-30 e consolida il suo vantaggio.

Break Sinner! L’azzurro entra sempre in risposta e poi gestisce lo scambio al solito ritmo tambureggiante: così De Minaur non riesce a reggere.

Si gira sul 2-1 per Sinner, fin qui perfetto in battuta. Il rammarico sono semmai alcuni errorini di rovescio, che non gli hanno permesso di avere già una prima chance di break.

Comincia il primo set della semifinale con Sinner al servizio.

Sinner fa il suo ingresso in campo: inizia il riscaldamento.

L’ultimo quarto di finale degli Australian Open 2025 comincia a breve sulla Rod Laver Arena. I giocatori stanno per entrare in campo.

Sulla Rod Laver Arena, Sinner si augura di mettere in scena un film già visto: nei nove precedenti contro De Minaur, l’altoatesino ha sempre vinto e ha concesso un solo set (Sofia 2020). L’australiano però finora a Melbourne ha mostrato uno stato di forma impeccabile: spinto dal pubblico, non ha nulla da perdere contro la sua kryptonite. Al contrario, i dubbi per Sinner riguardano soprattutto la condizione fisica, dopo il malore accusato in campo contro Holger Rune durante gli ottavi di finale.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Australian Open, Sonego-Shelton: sfuma il sogno semifinale, l’azzurro cede al tie-break del quarto set

next
Articolo Successivo

Saluta gli Australian Open, ma il match con Shelton consegna una versione inedita di Sonego: la rinascita non è solo in classifica

next