Il mondo FQ

Diritti

Ultimo aggiornamento: 16:49 del 15 Gennaio

Bersani: “Va ripulita l’aria dai cattivi pensieri che circolano, solo un referendum sulla cittadinanza può risvegliare la maggioranza civica”

"C'è gente che vuol decidere chi è normale e chi no con idee da morale di Stato. Mai come ora serve un referendum". L'appello di Pier Luigi Bersani - Il video
Bersani: "Bisogna ripulire l'aria dai cattivi pensieri che circolano, solo un referendum può risvegliare la maggioranza civica"
0 seconds of 5 minutes, 14 secondsVolume 0%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
00:00
05:14
05:14
 
Commenti

“Il potenziale democratico che c’è in questo paese non è ancora interpretato da un progetto politico, si tratta di innescare una reazione che risvegli le coscienze civiche. Lo spazio c’è e il tema della cittadinanza può essere colto dalla grande maggioranza della popolazione”. Sono le parole pronunciate da Pier Luigi Bersani nel corso del dibattito “Più Europa – La Cittadinanza attiva”, organizzato a Bologna da Eureka, il laboratorio di +Europa sulla cittadinanza.

Bersani spiega: “Ne ero convinto fin da quando ci fu l’ipotesi che potessi fare il presidente del Consiglio: io la legge sulla cittadinanza l’avrei fatta nel primo Consiglio dei ministri. E avrei detto a tutti: ‘O così o pomì, se no ciao!’. Nel frattempo le cose sono andate avanti, anche per me. Io ho una nipotina di 5 anni che frequenta una scuola materna: su 20 scolari, solo 2 possono essere definiti italiani à la Borghi. E quando – continua – mi capita ogni tanto di andare a prendere da scuola la mia nipotina, lei ha per mano la sua amica, Winnie, una neretta fantastica. E allora agli italiani dobbiamo dire questa roba qui: ma quei bambini come li chiamiamo? Immigrati? Extracomunitari? Io credo che la gente, posta di fronte a questo tema, reagirà, perché è una cosa giusta, civile, umana, democratica, moderna, logica“.

Bersani poi si sofferma sull’immigrazione: “È un problema che riguarda tanti paesi, perché è un fenomeno molto complesso da governare e da gestire. Però un fatto è certo: non riuscirai mai, in questo e in altri campi, ad affrontare le emergenze se non organizzi una normalità. E la normalità è fatta di due cose: la cittadinanza e un canale regolare organizzato per l’accoglienza di migranti. Solo se noi sfondiamo su queste due cose – prosegue – potremo vedere come regolare l’universo complicatissimo dell’emergenza, le irregolarità, il tema tumultuoso degli asili. In caso contrario, continuiamo a mettere tutto nel mucchio e a far restare nella testa della gente pesantissimi pregiudizi. Una vittoria in un referendum sulla cittadinanza ci aiuta a sfondare questo tema, a far capire alla gente che c’è un bisogno di una migrazione regolare con diritti di cittadinanza e con un’organizzazione per l’accoglienza”.

E avverte: “Nel mondo, in Europa e in Italia circolano cattivi pensieri. C’è della gente che pensa di definire lei chi è normale e chi è anormale, vengono fuori idee da morale di Stato: sono idee negative che sono penetrate largamente anche nel nostro paese. Ma in Italia c’è anche dell’altra roba: un civismo da risvegliare. Io sogno che ci sia un appuntamento, e questo può esserlo, in grado di ripulire l’aria, perché attenzione: quando si fece il referendum sul divorzio nel 1974, non si conquistò solo il divorzio, ma si sgombrò l’aria, si diede un’idea”.

Bersani conclude: “C’è una maggioranza che può essere risvegliata in questo paese qui. Quindi, diamoci una mano tutti. Il sistema politico è messo come è messo, non lo vedo in grado di ripulire l’aria, cioè di mettere lì delle cose che sul piano culturale del civismo e della civiltà risveglino la cultura democratica. Un bisogno di referendum come adesso, secondo me, non c’è mai stato“.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano

L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione