Metafisica, filosofia, e poi c’è chi parla anche di Massimiliano Allegri nella tesi di laurea. O meglio, gliene dedica interamente una. Sì, è successo veramente: questo il caso di Massimo, studente 23enne laureatosi in comunicazione pubblica e d’impresa alla Sapienza di Roma. “Per me è stato l’esempio di signorilità e duro lavoro più grande che ho ed in questi anni sono cresciuto insieme a lui”, ha raccontato a QuiLivorno.it. Per rendere il suo lavoro ancora più unico e singolare, Massimo è andato a Livorno per cercare di farsi autografare la tesi direttamente dalla sua musa ispiratrice, Max Allegri in persona: “Il mio unico desiderio è fargliela vedere e farmela autografare. So già cosa state pensando (questo è pazzo) e non vi biasimo. Il programma di oggi sarà girare per Livorno, sperando di incontrare lui o qualche persona a lui legata”. Poi, lancia l’appello: “Se qualcuno di voi può aiutarmi, darmi qualche consiglio o unirsi a me, è il benvenuto”.
L’ultima stagione di Allegri
L’ultima travagliata stagione dell’allenatore sulla panchina della Juventus ha ispirato il giovane Massimo: un’annata densa e mentalmente complicata, figlia di quella precedente tra penalità in classifica e la mancata partecipazione alle coppe europee. Senza dimenticarsi del caos societario che aveva portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e degli altri dirigenti. Al termine del suo secondo mandato, Allegri ha chiuso con un trofeo: una Coppa Italia passata alla storia non tanto per la partita in sé quanto per i comportamenti dell’allenatore nei confronti dell’arbitro e dell’organizzazione. Un triennio concluso con un licenziamento con effetto immediato per giusta causa. Per Massimo, l’ultima stagione di Allegri è stata simbolo di resilienza, passione e duro lavoro. Che sia stato anche un 110 di “corto muso”? Questo, Massimo, non lo ha voluto rivelare. Ora, fargli firmare la tesi sarebbe la perfetta chiusura di un cerchio alquanto unico.