“Sono commosso di partecipare a questa meravigliosa cerimonia per ricordare un grande avvenimento, che ha cambiato la storia dell’Europa. Dieci nuovi Paesi sono entrati, otto sei quali appartenevano al Patto di Varsavia. E abbiamo lavorato tanto perché ciò avvenisse senza tensioni, non era facile.” Lo ha detto Romano Prodi intervenendo alla cerimonia dei 20 anni dell’allargamento all’Eurocamera.
“È stato un grande accordo raggiunto con pazienza e condivisione. Non abbiamo esportato la democrazia, ma abbiamo fatto un contratto democratico, in cui chi entrava e chi apriva le porte era in situazione di totale parità. Chi pensava di imporre la democrazia ha combinato solo disastri”, ha osservato Prodi citando le parole di una parlamentare di uno dei dieci Paesi che entrò nell’Ue: “L’Europa è un insieme di minoranze. Il processo democratico – ha aggiunto – e quindi anche la costruzione europea deve andare avanti. La democrazia non è stata ancora completata in tutta l’Europa. Voglio ricordare al Parlamento europeo che quando noi operavamo per allargare l’Ue vi era anche un condiviso impegno per cambiare le regole, per essere più uniti e più forti del mondo. Questo impegno è stato mantenuto e va completato. Questo è il compito del nuovo Parlamento e di tutti noi” in vista del futuro

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