Dal Movimento 5 stelle a Carlo Calenda, passando per Più Europa. È la parabola di Federico Pizzarotti, ex sindaco di Parma che ha annunciato l’intenzione di candidarsi con Azione alle prossime elezione europee. L’annuncio è stato dato da Calenda, comparso in conferenza stampa alla Camera insieme all’ex esponente dei 5 stelle: “Azione ha come unico obiettivo quello di presentare le liste migliori. Abbiamo candidato fin qui persone competenti. Oggi si aggiungono Federico Pizzarotti e Piercamillo Falasca“, ha detto l’ex ministro del governo di Matteo Renzi.

Nel 2012 Pizzarotti era stato uno dei primi sindaci eletti dal Movimento 5 stelle in una grade città. Quattro anni dopo, nel 2016, esce in polemica dal Movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Nel 2017 si ricandida sindaco a Parma con una lista civica e ottiene la rielezione. Fonderà poi un movimento – Italia in Comune – prima di iscriversi al partito di Emma Bonino. In Più Europa Pizzarotti è stato anche presidente, mentre Falasca ricopriva l’incarico di vicesegretario. Hanno entrambi lasciato il partito dopo la decisione di Bonino di presentarsi alle Europee confluendo nella lista varata da Renzi, battezzata Stati Uniti d’Europa. Un cartello elettorale che accoglie anche i candidati di Clemente Mastella, Totò Cuffaro e Luigi Cesaro, duramente attaccato da Calenda e che anche Pizzarotti ha contestato.

“Ho comunicato a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova la decisione di lasciare Più Europa e dimettermi da presidente. Non ho condiviso le ultime scelte. Avevo delineato un percorso a mio avviso naturale che partisse da un tavolo con Azione“, spiega l’ex primo cittadino ducale. “La mia intenzione – ha aggiunto – è quella di candidarmi nel Nord Est, territorio che conosco da sindaco. Lascio una candidatura da presidente di Più Europa che nessuno mi avrebbe negato per tornare in mare aperto. Tanti non condivideranno questa scelta, ma le idee e la coerenza non possono venire meno”. Secondo Falasca, invece, “al prossimo congresso non rinnoveranno la tessera del partito almeno 1.300 persone e almeno 40 amministratori. Non vogliamo smontare un partito, vogliamo montare un’idea politica, un progetto di Governi. Io credo che sottoscrivendo ‘Siamo Europeì si costruisca la base di questa cosa, non stiamo cambiando partito”, ha spiegato. A lasciare Più Europa anche Concetta Bianco, coordinatrice del partito a Chieti.

Per parte sua, il segretario di +Europa Riccardo Magi ha replicato parlando della “fine di un equivoco”: “+Europa – ha detto – ha intrapreso un percorso democratico per la definizione dell’accordo per la lista Stati Uniti d’Europa alle Europee. Nell’Assemblea nazionale che si è tenuta lo scorso fine settimana la mozione del Segretario, che lo impegnava assieme al Presidente a proseguire nel sostegno al progetto lanciato da Emma Bonino, è stata approvata con 70 voti a favore, nessun contrario e 13 astenuti. Alla luce di questo evidente risultato, Pizzarotti ha deciso di lasciare il partito, dove era approdato da poco più di un anno. Si tratta della fine di un equivoco, cioè che ci fosse una spaccatura reale all’interno del partito, che il voto in Assemblea ha fugato. Quanto a coerenza e credibilità, Calenda non ci sembra il più titolato a dare lezioni. Per quel che ci riguarda, la nostra campagna elettorale sarà sui temi dell’Europa e del federalismo europeo e non su queste polemiche”.

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