Il sindaco di Avellino Gianluca Festa si è dimesso. L’annuncio è arrivato lunedì in serata con un comunicato del suo difensore, l’avvocato Luigi Petrillo: la decisione viene motivata “con la pubblicazione di indiscrezioni, gravissime e infondate, sulle indagini in corso” nei confronti del primo cittadino, accusato dalla Procura di Avellino di associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e omissione di atti di ufficio per “ingerenze” sulla gestione di alcuni affidamenti e appalti pubblici.

“Nel contesto dato, si crede infatti necessario assumere ogni più opportuna iniziativa volta a consentire il più celere compimento delle investigazioni”, si legge nella nota. In un altro passaggio, il difensore di Festa sottolinea che la decisione di dimettersi è inoltre funzionale a rimuovere “anche il solo sospetto che la permanenza nella carica possa pregiudicare le indagini” che invece vanno “poste al riparo da condizionamenti e strumentalizzazioni di sorta, politici e mediatici”, scrive.

L’avvocato ha reso inoltre noto di aver rinunciato al ricorso al Tribunale del Riesame nei confronti del decreto di sequestro di telefonini e altre apparecchiature elettroniche acquisite dai carabinieri nel corso di perquisizioni effettuate lo scorso 6 marzo presso gli uffici e l’abitazione del sindaco. Festa è stato eletto nel giugno 2019 con una coalizione composta da quattro liste civiche di centrosinistra: iscritto al Pd, aveva sconfitto al ballottaggio proprio il candidato dem, Luca Cipriano. Il Comune tornerà al voto alle amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi.

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