Sembra davvero una brutta storia quella denunciata alle autorità una decina di giorni fa da una ragazza di 23 anni che aveva accettato una proposta di lavoro della società New Home Solution con sede a Milano. Come raccontato per primo dal sito Fanpage, la ragazza è finita in ospedale con il viso tumefatto e numerose ecchimosi (documentate con foto) lo scorso 8 gennaio dopo essere stata violentemente picchiata dal “titolare dell’azienda”, di cui non viene fatto il nome. La sua “colpa”? Essersi recata negli uffici per chiedere il pagamento dello stipendio dovuto. Dopo aver lavorato per qualche tempo in nero, benché le fosse stato comunicato il contrario, la ragazza è stata infatti lasciata a casa al termine del periodo di prova, senza aver ricevuto i pagamenti restanti che le erano dovuti.

A quanto riferisce a Ilfattoquotdiano.it il legale di New Home Solution, le somme chieste dalla ragazza sono state poi corrisposte la mattina di martedì 17 gennaio. New Home Solutions, stando alle poche informazioni reperibili, è una società nata da poco, nel 2023 con un piccolo capitale sociale di 10mila euro e un solo dipendente. Alla stessa proprietà fa capo anche un’agenzia di comunicazione che, non a caso, ha la stessa sede di New Home Solution, in pieno centro di Milano. E da martedì anche sito e profili social di questa società sono stati però “oscurati”. Secondo il legale di New Home Solutions tuttavia la ragione non ha nulla di misterioso ed è dovuto al fatto che il titolare è stato oggetto di una campagna di odio e attacchi social, incluse minacce di morte, e ha quindi deciso di sospendere momentaneamente i suoi account.

La versione della società – Il legale di New Home Solution sostiene però che: “Quanto dichiarato dalla ragazza non corrisponde al reale svolgimento dei fatti. Il legale rappresentante della società mia patrocinata non ha aggredito nessuno. Anzi è stata la ragazza a presentarsi presso l’ufficio della società e a pretendere li pagamento di presunte spettanze lavorative e, alla risposta del legale rappresentante li quale, avendo un appuntamento importante di lavoro per cui era già in ritardo, avrebbe analizzato la situazione nei giorni seguenti visto che nel rapporto lavorativo vi erano state diverse criticità da parte dell’ex dipendente, la signora ha dato in escandescenza insultando pesantemente lui e la madre morta, buttandosi a terra e successivamente dichiarando di essere stata aggredita”.

“In quel frangente – prosegue l’avvocato – chiamava i carabinieri sostenendo di essere stata aggredita senza che avesse alcun motivo. Successivamente si avvinghiava al legale rappresentante il quale stava prendendo la propria giacca per uscire dall’ufficio per andare ad incontrare li cliente e lo tirava per terra andando a sbattere. Nella relativa colluttazione, svoltasi davanti a testimoni, il legale rappresentante veniva colpito con la mano sullo sterno e, pertanto, d’istinto, cercava di divincolarsi e probabilmente colpiva con una gomitata involontaria la signora al volto”. L’avvocato preannuncia quindi una querela nei confronti della ragazza per quanto denunciato.

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