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Firmato l’accordo per il rilancio della produzione di acciaio a Piombino. L’ucraina Metinvest investe con Danieli

Firmato l’accordo per il rilancio della produzione di acciaio a Piombino. L’ucraina Metinvest investe con Danieli
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Come da annunci dei mesi scorsi, il gruppo ucraino Metinvest in cordata con Danieli investirà per il rilancio del sito siderurgico di Piombino. O almeno è quello che prevede il protocollo firmato mercoledì tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, Regione Toscana, Comune di Piombino, Metinvest Adria, Metinvest B.V., Danieli &C. Officine Meccaniche. “Il progetto – spiega il Mimit in una nota – ha come finalità lo sviluppo, la costruzione, la proprietà, l’esercizio e la manutenzione di un impianto ambientalmente sostenibile per la produzione di prodotti finiti di acciaio, ottenuti dalla trasformazione di materiali ferrosi in coils laminati a caldo soggetti a ulteriori lavorazioni, da realizzare a Piombino su una superficie di circa 260 ettari”. Anche con l’obiettivo di “salvaguardare l’occupazione e ridurre l’importazione di prodotti siderurgici in Italia da paesi extra Ue”. Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, si è augurato che anche “l’altro progetto di investimento, quello di Jsw Steel Italy, possa procedere viste le interdipendenze e possibili complementarietà tra la produzione di acciai piani (da parte di Metinvest) e lunghi (da parte di Jsw)”.

Una volta operativo, il progetto dovrebbe dare lavoro a circa 1.500 lavoratori diretti e indiretti e avere “un impatto economico significativo su altre industrie dell’indotto regionali e nazionali”. Entro quattro mesi è prevista la stipula di un accordo di programma. “Le parti firmatarie – spiega il ministero – si impegnano da subito a realizzare uno studio coordinato di fattibilità, finalizzato a determinare le condizioni di stabile e duratura operatività del polo e a valorizzare le potenzialità industriali e produttive del territorio, privilegiando le soluzioni più compatibili con l’ambiente urbano”. Il Mimit coordinerà un tavolo di lavoro partecipato da tutte le istituzioni competenti per favorire l’insediamento produttivo dei potenziali investitori: ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Toscana, Comune di Piombino, Autorità di Sistema Portuale, Agenzia del Demanio. La prima convocazione è prevista entro la prossima settimana.

“L’intesa odierna segna un passo cruciale per il rilancio del polo di Piombino”, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “che assumerà un ruolo sempre più centrale nel contesto del piano siderurgico nazionale, insieme agli stabilimenti di Taranto, di Terni e alle acciaierie del nord Italia”. A Taranto a dire il vero si sta materializzando il disastro industriale che era facile pronosticare viste gli ampiamente previsti piani di Arcelor Mittal: l’ex Ilva va verso l’amministrazione straordinaria, la seconda in dieci anni.

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