Attualità

Chiara Ferragni e i brand dopo il caso Pandoro, da Pigna che “guarda al futuro” a Tod’s che fa “lavorare la magistratura”: cosa sta succedendo

Il caso pandoro, con la multa dell'Antitrust e l'indagine per truffa aggravata, ha causato un vero terremoto nella galassia Ferragni. Alcuni brand con cui l'imprenditrice collaborava le hanno già detto addio, altri invece sono più cauti e aspettano di vedere come evolverà la situazione

di F. Q.

C’è chi ha deciso di interrompere subito la collaborazione, chi a dicembre prendeva tempo e chi, appena due giorni fa, ha detto di voler “vedere” cosa accadrà, lasciando lavorare la magistratura. Il caso pandoro ha sollevato un vero polverone attorno a Chiara Ferragni, non solo perché l’imprenditrice è ora indagata per truffa aggravata, ma anche perché il suo castello di collaborazioni sta perdendo mano a mano pezzi.

Il primo brand a salutare l’imprenditrice è stato Safilo Group che subito dopo la maxi-multa inflitta dall’Antitrust per il caso del pandoro “solidale” ha interrotto l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni, sottolineando che erano stati “violati” gli impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio. Poi è stata la volta di Coca-Cola: il noto marchio ha fatto dietrofront, sostanzialmente bloccando una campagna già pronta che prevedeva uno spot pubblicitario da mandare in onda sui canali italiani da fine gennaio.

Altri marchi, invece, hanno deciso di prendere tempo, rimanendo cauti sulle decisioni da prendere. Come Pigna con cui l’influencer collabora da anni. “Pigna collabora con Chiara Ferragni da diversi anni, avendo avuto modo di apprezzarne le doti umane e imprenditoriali. La relazione commerciale tra i due brand italiani è stata proficua e soddisfacente in tutti i mercati in cui operiamo – spiegava l’Ad Massimo Fagioli a Repubblica lo scorso 23 dicembre, prima che l’imprenditrice venisse indagata – Si cerca di guardare verso il futuro, con l’auspicio che l’attuale non facile contesto possa essere superato”.

Posizione simile a quella assunta da Diego Della Valle, numero uno di Tod’s, che appena due giorni fa, parlando con Milano Finanza Fashion ha sottolineato: “Ferragni? Bisogna vedere cosa succederà, facciamo lavorare tranquillamente la magistratura. Diamo il tempo alle persone di dimostrare quello che hanno fatto, adesso se ne occupa la magistratura”. “Io ho solo letto che Chiara è tranquilla come deve essere perché la magistratura in Italia è cosa seria. Quindi quando avremo delle risposte vedremo cosa fare”, ha proseguito. Ferragni, infatti, siede attualmente nel consiglio d’amministrazione del gruppo marchigiano come consigliera, anche se nel 2022 il Cda ha annunciato la sua uscita come membro indipendente, non essendoci più i requisiti.

Nessuna parola, almeno per ora, da altri marchi con cui l’imprenditrice ancora collabora, come l’Oréal, Nestlè, Procter & Gamble, Calzedonia, Intimissimi e altri.

Chiara Ferragni e i brand dopo il caso Pandoro, da Pigna che “guarda al futuro” a Tod’s che fa “lavorare la magistratura”: cosa sta succedendo
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione