L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha adottato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank, la divisione digitale della banca guidata da Carlo Messina, per impedire il passaggio dei correntisti che non forniscano espressamente il proprio consenso. Questa operazione al momento ha riguardato circa 300mila clienti su un totale di 2,4 milioni che Intesa Sanpaolo intenderebbe trasferire a Isybank. Sono stati oltre 5.000 i consumatori, spiega l’Antitrust in una nota, che hanno chiesto l’intervento dell’Autorità. Per l’Autorità il trasferimento è stato previsto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del consumo.

Il passaggio è avvenuto infatti “d’ufficio” in base ad un sistema di silenzio – assenso. Per chi aveva scelto questo canale, la banca si è limitata da inviare una comunicazione sull’ app ma chi non l’ha letta oppure non ha espresso la sua contrarietà è stato automaticamente “dirottato” verso il nuovo istituto. . La scelta dei conti da spostare è stata fatta analizzando i comportamenti del correntisti. Per chi faceva poche operazioni in filiale è stata decisa l’assegnazione alla divisione on line in quanto ritenuta più adatta alle esigenze del cliente. Va da sé che questo approccio “salva”, ad esempio, i professionisti soliti fare parecchie operazioni, così come, in linea di massima, i correntisti più facoltosi che generalmente movimentano di più.

Intesa Sanpaolo ha sempre sostenuto che tutto è avvenuto nel rispetto delle regole e del contratto e che le lamentele sono poche. Tuttavia la vicenda è stata anche oggetto di un’interrogazione parlamentare lo scorso 19 ottobre. Il 2 novembre l’avvio dell’istruttoria di Antitrust che ha portato al provvedimento annunciato oggi. L’Antitrust ha disposto che le due banche, previa informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. In tal modo, coloro che si dichiareranno contrari avranno la facoltà di mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni. Entro 10 giorni Intesa Sanpaolo e Isybank dovranno comunicare all’Autorità le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare.

“Tutte le autorità vanno rispettate. È chiaro che noi riteniamo di aver operato in conformità a quelle che sono le leggi di questo Paese e di aver ricevuto le autorizzazioni da parte della Banca d’Italia e della Bce”, commenta l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina. “Ma – aggiunge – è anche vero che, se anche un numero limitato di clienti, e parliamo di circa 2.000, non ha trovato le nostre procedure come quelle migliori da poter usare faremo in modo che questo possa accadere”.

“Vittoria! L’Antitrust ha accolto il nostro esposto del 10 ottobre in cui chiedevamo di adottare questo provvedimento in via d’urgenza. Una vittoria ottenuta anche grazie al modellino che abbiamo messo sul nostro sito, scaricato da migliaia di consumatori, che prevedeva di inoltrare formale reclamo alla banca e, per conoscenza, all’Antitrust”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Ai correntisti finalmente sarà chiesto un consenso espresso. Era la nostra richiesta. Abbiamo detto fin dall’inizio che non poteva bastare un silenzio assenso. Non si trattava, infatti, di una normale e solita modifica contrattuale, dato che cambiava addirittura il contraente. Una modifica di una tale portata, rispetto al contratto in precedenza stipulato, che non poteva essere unilateralmente imposto, non rientrando non solo nelle norme del Codice del Consumo, ma non essendoci nemmeno il giustificato motivo previsto dall’art. 118 del Testo unico bancario”, prosegue Dona.

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