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Oblio oncologico, lo sfogo di Carolina Marconi: “Mi hanno chiesto di non parlarne più sui social perché la legge deve passare così…”

di F. Q.

Duro sfogo di Carolina Marconi sui social. La showgirl e attrice, che ha vinto la sua battaglia contro un tumore al seno, è tornata a parlare dell’oblio oncologico. In particolare l’ex concorrente del Grande Fratello non ha mai nascosto il suo scetticismo sugli attuali contorni della legge, passata alla Camera e che dovrà approdare al Senato, che prevede che per accedere a determinati servizi, non sia più necessario fornire informazioni sul proprio stato di salute una volta trascorsi dieci anni dalla fine del trattamento di patologie neoplastiche, senza episodi di recidiva. Periodo che si riduce a cinque anni nel caso in cui il tumore sia insorto prima del 21 anni di età. Secondo l’attrice, però, questi 10 anni sono troppi. E per questo più volte, soprattutto via social, ha protestato per questa discrepanza.

Una lamentela che, evidentemente, a qualcuno non è piaciuta tanto che Marconi ha ricevuto una chiamata “che mi ha turbato molto”. “Voi sapete che mi batto da molto tempo per la legge il diritto dell’oblio oncologico. Ovvero la possibilità per noi ex malati oncologici di recuperare tutti i nostri diritti. Forse tanti non sanno che una volta guariti noi non abbiamo il diritto di accedere ad alcuni servizi come un mutuo, un prestito, l’adozione, l’assicurazione del cetera – spiega nel video-sfogo – Finalmente è uscita una legge che è stata approvata alla Camera e deve ancora arrivare al Senato per diventare legge definitiva questa legge che prevede il recupero dei diritti, ma dopo 10 anni, dopo 10 anni, ti restituiscono la dignità dopo 10 anni sei libero dopo 12 anni ti riprendi finalmente in mano la tua vita, ma dopo 10 anni, che sono troppi. Sono stata contattata da questa persona che mi ha chiesto di non pubblicare più nulla sui social per non influenzare la gente perché la legge deve passare così”. Un potere, dice l’attrice che lei non ha, ma comunque “nessuno mi può dire di rimanere in silenzio”. Questa persona, racconta ancora, “mi ha fatto sentire quasi in colpa dicendomi che nel caso in cui la legge non dovesse essere approvata anche al Senato, come è avvenuto alla Camera, quindi prevedendo i 10 anni, ci vorrà più tempo per l’approvazione poiché la dovrà essere sottoposta nuovamente al voto della Camera”.

“Mi sento frustrata perché sembra che ci stiano solo facendo promesse a vuoto dicendoci che ci saranno dei decreti attuativi che valuteranno caso per caso, malattia per malattia, per la riduzione degli anni – racconta ancora – Ma figurati se controlleranno persona per persona, siamo più di un milione di persone guarite di cancro in Italia, ci state prendendo in giro?”. “Ci sono tante leggi che aspettano da 20 anni questi decreti attuativi e non sono mai stati fatti, figuriamoci cambiare una legge una volta approvata. Questa legge rimarrà così per tanti anni e non la modificheranno più, quindi oggi è il momento per cambiarla”, insiste ancora l’attrice, che conclude lo sfogo con una triste constatazione e cioè che ad politici “invece di tutelare i diritti fondamentali dell’uomo, interessa solo mettere per primi la firma sulla legge”. Alcuni, racconta ancora, “mi hanno accusata dicendo che i miei post su Instagram sono esagerati”. La richiesta di Marconi è semplice, dice, e cioè ridurre per tutti la durata a cinque anni dell’oblio oncologico.

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