Brusca flessione per le esportazioni italiane in settembre. Il dato relativo ai paesi extra europei segna un – 7,2% su base annua e – 6,9% nel confronto con agosto. Dai dati Istat emerge come siano andate male soprattutto le vendite verso Stati Uniti (- 11,9% rispetto a settembre 2022), Cina (- 14%), Regno Unito (- 13,2%) e paesi Opec (- 12,1%). Cali cospicui anche per l’export con destinazione Russia (- 9%, il confronto è con un mese in cui erano già in vigore le sanzioni, ndr), Svizzera (-7%) e Turchia (- 5,8%). I pochi dati positivi riguardano Giappone (+ 2,2%) e India (+ 10%%). È in diminuzione anche l’import che, nel complesso, arretra del 2,1% su agosto e addirittura del 32,3% rispetto al settembre 2022, su quest’ultimo dato incide però il calo dei prezzi energetici intercorso nel frattempo. Il saldo commerciale, ovvero la differenza tra valore complessivo di esportazioni ed importazioni, risulta comunque positivo per 2,7 miliardi di euro, a fronte del deficit di 5,4 miliardi dell’anno prima. Anche in questo caso il dato si spiega con una forte diminuzione del costo di beni energetici come il gas (oltre i 170 euro nel settembre 2022, ndr) . Nei primi nove mesi dell’anno, il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo per 28,6 miliardi (era -29,2 miliardi nello stesso periodo del 2022).

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