Male ma non malissimo. Nel terzo trimestre dell’anno l’economia tedesca registra una contrazione dello 0,1%, a fronte di attese per un – o,2%. Il dato, diffuso da Destatis, segue un primo trimestre 2023 invariato e un secondo in rialzo dello 0,1%. Le previsioni del Fondo monetario internazionale, diffuse un paio di settimane fa, mostrano un 2023 in recessione (- 0,5%) a cui dovrebbe seguire un 2024 di ripresa (+ 0,9%). Il dato di luglio-settembre è stato influenzato soprattutto da una diminuzione della spesa delle famiglie. Una spinta al Pil viene invece da investimenti in macchinari e attrezzature. A pesare sull’economia tedesca è anche il costo dell’energia, cresciuto molto dopo il taglio del “cordone ombelicale” con la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Come tutti gli altri paesi dall’area euro anche la Germania risente dell’aumento dei tassi decisi dalla Banca centrale europea che frena l’attività economica. Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel , ha invitato a non eccedere in pessimismo, sottolineando la capacità del paese di adattarsi. Domani verrnno diffusi i dati sul Pil del terzo trimestre italiano, francese e dell’intera area euro.

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