Spara alla moglie, chiama i soccorsi e poi rivolge l’arma contro sé stesso, suicidandosi: l’omicidio-suicidio è avvenuto a Cuasso al Monte, piccola comunità montana al confine con la Svizzera e l’Alto Varesotto. L’aggressore che si è poi tolto la vita è Pierluigi Lachi, ex orafo di 80 anni in pensione. Quando i sanitari hanno raggiunto la villetta, nella tarda mattinata di mercoledì 26 ottobre, per il pensionato non c’è stato nulla da fare: l’uomo era già morto sul colpo, dopo essersi sparato con l’arma che deteneva regolarmente.

Pinuccia Anselmino, pensionata di 80 anni, era invece ancora viva, ma in condizioni gravissime: almeno uno dei proiettili l’aveva raggiunta alla testa, causando danni irreparabili. Trasportata all’ospedale di Circolo di Varese, la donna è poi deceduta intorno alle 20 di sera.

In queste ore i Carabinieri della compagnia di Varese e del nucleo investigativo del comando provinciale di Varese hanno ascoltato vicini e familiari. Secondo le prime ricostruzioni, non risultano altri episodi di liti, violenze o denunce. “Qualunque sia stata la motivazione, una vicenda così non può essere accolta se non con una disperazione a cui mi unisco”, ha dichiarato la sindaca di Cuasso, Loredana Bonora. “Sono rimasta anch’io colpita. Come sapete Cuasso è una piccola comunità e viviamo forse con molta emotività, che supera anche i ruoli istituzionali”.

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