Alla fine si è costituita la persona che ha sparato a morte contro Nico Piras, al termine della festa delle Cortes Apertas, a Lula, in provincia di Nuoro. Si tratta di suo nipote, il 21enne Antonello Piras. “Stavo bevendo al chiosco, Nico Piras mi ha provocato e dileggiato”, ha confessato ai carabinieri della compagnia di Bitti. “Mi sono allontanato e sono andato in un altro chiosco, ma lui mi ha seguito mostrandomi una pistola e dicendomi che mi avrebbe fatto fare la fine di mio padre”. Un riferimento, questo, all’omicidio di Angelo Maria Piras, fratello di Nico, avvenuto il 25 gennaio 2015: omicidio per il quale è sotto processo proprio Nico Piras, insieme all’ex moglie Alice Flore. Antonello non avrebbe accettato una tale minaccia. “Lì ho perso la testa, ho tirato fuori il fucile che avevo addosso e ho fatto fuoco”, ha aggiunto ai carabinieri.

Antonello Piras si è presentato in caserma, all’alba del 6 ottobre, accompagnato dai suoi avvocati, Francesco Mossa e Giovanni Colli. Con loro c’erano anche la madre Giampiera Calia e la sorella. Ad ascoltare la confessione, il pm della Procura di Nuoro Ireno Satta e il maresciallo Giovanni Ciancilla. Con il racconto del giovane si è inoltre appreso che l’arma del delitto è un fucile: nelle ricostruzioni iniziali si era invece parlato di due colpi di pistola all’addome. Dopo la sparatoria erano subito scattate le indagini, e Antonello Piras si era reso irreperibile. Ma vicino al luogo dell’omicidio c’era il motorino che utilizzava il giovane: il cerchio delle indagini si stava già chiudendo intorno a lui.

Sempre giornata del 6 ottobre sarà effettuata, al cimitero comunale di Nuoro, l’autopsia sul corpo di Nico Piras, affidata al medico legale Matteo Nioi. Dopo la sparatoria, avvenuta nella notte fra l’1 e il 2 ottobre, il 42enne era stato ricoverato in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Francesco, ma il 3 ottobre è morto a causa delle gravi ferite che avevano compromesso alcuni organi interni. Il funerale si svolgerà sabato 7 ottobre. Nel frattempo, i militari hanno trasferito Antonello Piras nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros, dove rimane a disposizione del magistrato che sta coordinando l’inchiesta, Ireno Satta.

Si tratta peraltro del terzo presunto omicidio avvenuto all’interno della famiglia Piras. Il primo in ordine di tempo fu quello di Pietro Piras, giustiziato nell’estate del 1986 davanti agli occhi del figlio Angelo Maria, che allora aveva appena 11 anni. Dopodiché fu la volta di Angelo Maria, nel gennaio del 2015, nel presunto omicidio che vede sotto processo il fratello Nico. E infine, la stessa sorte è toccata anche a Nico Piras, freddato dal figlio di Angelo Maria in quella che sembra essere una vera e propria faida familiare. Ironia della sorte, proprio il 6 ottobre si è riaperto il processo bis per l’assassinio del 2015, davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello di Cagliari: Nico Piras e l’ex moglie Alice Flore, 38 anni, sono accusati di omicidio premeditato per presunti motivi di eredità. Ma dopo l’ultimo assassinio, l’udienza potrebbe slittare.

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