Troppo gravi le ferite, inutile l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto: alla fine il 42enne Nico Piras è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Lì era ricoverato da lunedì, dopo essere stato raggiunto da due colpi di pistola a Lula, in provincia di Nuoro, al termine della manifestazione delle Cortes Apertas.

Nel frattempo, le indagini sono vicine a una svolta. I carabinieri della compagnia di Bitti, coordinati dal pubblico ministero del tribunale di Nuoro, Ireno Satta, hanno infatti ricostruito la dinamica della sparatoria: tra la vittima e chi ha sparato si sarebbe accesa una violenta lite in una delle corti di Lula, aperta in occasione della festa che ogni fine settimana viene ospitata da un comune della Barbagia. I militari hanno sentito decine di persone presenti sul luogo al momento degli spari e sarebbero vicini a individuare il responsabile. Gli esperti del Ris del comando provinciale di Nuoro stanno invece effettuando gli accertamenti sui bossoli raccolti vicino al ferito: si tratterebbe di oggetti diversi fra loro, dunque esplosi da più armi.

Le indagini proseguono anche scavando nel passato della vittima. Insieme alla moglie Alice Flore, Piras era infatti sotto processo, in Corte d’assise d’appello a Cagliari, per l’omicidio del fratello Angelo Maria, avvenuto nelle campagne di Lula il 25 gennaio 2015 per presunti motivi di eredità. Assolto in primo grado, fu condannato a 24 anni dalla Corte d’appello di Sassari. La Cassazione annullò poi la sentenza, ordinando nei confronti della coppia un nuovo processo.

In attesa di trovare il colpevole, in sindaco di Lula Mario Calia ha lanciato un appello. “L’autore del gesto se ha sbagliato ora faccia l’uomo e si presenti”, ha dichiarato al Tgr Sardegna. “Se non altro salva il suo onore, quello della sua famiglia e quello della comunità”. Il sindaco ha inoltre espresso “vicinanza e solidarietà alla famiglia di Nico e condanna del gesto”. Gesto che, riferisce il sindaco, non fa onore al paese e butta e via tutto il lavoro fatto affinché Lula diventasse sede dell’Einteine Telescope, il nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali.

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