L’Irlanda ha deciso di multare TikTok per 345 milioni di euro dopo la chiusura di un’indagine condotta dalla Commissione per la Protezione dei Dati relativa al periodo tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020 “in relazione al trattamento dei dati personali relativi agli utenti minorenni”. La decisione dell’Authority irlandese è stata sottoposta alle analoghe autorità europee e da Berlino è arrivata la richiesta di includere un’ulteriore constatazione di violazione del principio di equità per quanto riguarda i “dark pattern” , ovvero quelle interfacce e quei percorsi di navigazione progettati per influenzare l’utente affinché intraprenda azioni inconsapevoli o non desiderate – e potenzialmente dannose dal punto della privacy del singolo – ma favorevoli all’interesse della piattaforma o del gestore del servizio.

Ora Tik Tok deve “rendere conforme il proprio trattamento dati entro il termine di tre mesi dalla data in cui la decisione è stata notificata e pagare la sanzione amministrativa “. Ma l’azienda cinese ha fatto sapere di star valutando “i prossimi passi”, ovvero l’opportunità di ricorrere contro il provvedimento. “Ci impegniamo costantemente a rafforzare la privacy e la sicurezza degli utenti e a fornire trasparenza. Le questioni a cui fa riferimento questa decisione sono ampiamente datate e abbiamo già risolto molte di quelle sollevate, attraverso cambiamenti proattivi implementati ancora prima che l’indagine avesse inizio – ribadisce Tik Tok – Pur rispettando l’autorità della DPC, non siamo d’accordo su diversi aspetti della decisione, in particolare sull’importo della sanzione”.

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