I militari nigerini hanno affermato di aver rovesciato il regime del presidente Mohamed Bazoum, in una dichiarazione letta da un loro portavoce alla televisione nazionale di Niamey a nome del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp). “Noi, le forze di difesa e di sicurezza riunite all’interno del Cnsp, abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete”, ha dichiarato il colonnello Amadou Abdramane affiancato da altri nove soldati in divisa. I militari hanno anche annunciato la sospensione di tutte le istituzioni, la chiusura delle frontiere e l’istituzione del coprifuoco dalle 22 alle 5 fino a nuovo ordine.

Immediata la reazione degli Usa che hanno chiesto di liberare Bazoum e ristabilire la democrazia. Il segretario di Stato Antony Blinken ha chiamato il presidente nigerino Mohammed Bazoum “per esprimere il forte interesse degli Stati Uniti “al ripristino dell’ordine costituzionale” nel Paese. “Gli Usa si uniscono al popolo nigerino e ai partner regionali e internazionali nel condannare il tentativo di prendere il potere con la forza”, si legge in una nota del dipartimento di Stato americano. Il segretario ha sottolineato che il forte “partenariato economico e sulla sicurezza tra Usa e Niger dipende dalla continuazione del governo democratico e dal rispetto dello stato di diritto e dei diritti uman

Anche il governo di Parigi ha condannato il golpe. “La Francia – affermato dalla ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna– è preoccupata per quanto sta succedendo in Niger e segue attentamente l’evoluzione della situazione”. Parigi “condanna fermamente ogni tentativo di prendere il potere con la forza e si unisce agli appelli dell’Unione Africana e della Cedeao” la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale “per ristabilire l’integrità delle istituzioni democratiche del Niger”. È quanto .

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “profondamente turbato dalla detenzione del presidente Mohamed Bazoum ed è preoccupato per la sua sicurezza e il suo benessere”. Lo riferisce in un comunicato il suo portavoce, Stéphane Dujarric, aggiungendo che Guteress chiede “a tutti gli attori coinvolti in questo atto deplorevole di rilasciare il presidente con effetto immediato e senza alcuna condizione preliminare”. Inoltre, “chiede la fine immediata di tutte le azioni che minano i principi democratici in Niger. Esorta tutte le parti ad astenersi dalla violenza e a rispettare lo stato di diritto. Le Nazioni Unite sono solidali con il governo democraticamente eletto e il popolo del Niger”, conclude

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