Un carrello trasportato lungo le vie del quartiere di Primavalle, da cui gocciolava del liquido e un “odore forte”. Sono queste le prime informazioni che un passante ha riferito al 118, da cui poi è arrivata la chiamata ai poliziotti, e che ha portato al ritrovamento del corpo senza vita di Michelle Causo, la 17enne uccisa a coltellate e lasciata vicino a un cassonetto. “Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido – ha detto agli operatori – si sente anche un odore forte“. Quando gli agenti della polizia, una volta allertati, sono giunti sul posto, hanno trovato alcune macchie di sangue che da un portone di un palazzo conducevano fino ad un cassonetto in via Stefano Borgia, una strade del popolare quartiere che si trova nel quadrante periferico a nord ovest nella capitale. Secondo una prima ricostruzione, che deve ancora essere vagliata, il giovane avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe rimasto nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti. In poco tempo gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato hanno interdetto tutta la strada e sono risaliti grazie alle testimonianze al ragazzo, poi fermato e interrogato.

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Chi era Michelle Causo, la 17enne uccisa. Gli amici: “Era una ragazza intelligente. Non credo a quello che è successo”

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