Ha ucciso il marito della figlia e poco dopo, davanti ai nipoti, la moglie del figlio, quindi si è dato alla fuga per alcune ore, fino a quando non ha deciso di costituirsi. È accusato di duplice omicidio, Raffaele Caiazzo, ritenuto il responsabile dell’assassinio dei suoi cognati avvenuto nella mattinata di giovedì a Sant’Antimo, alle porte di Napoli. L’uomo è il suocero dei due cognati che sono stati uccisi, i cui cadaveri sono stati ritrovati rispettivamente in piazza Sant’Antonio e in un appartamento di via Caruso.

Secondo le prime ricostruzioni, i carabinieri della compagnia di Giugliano sono intervenuti prima in piazzetta Sant’Antonio, dopo la segnalazione di alcuni spari d’arma da fuoco da parte dei residenti. Giunte sul posto, le forze dell’ordine hanno ritrovato disteso per terra il corpo senza vita del 29enne Luigi Cammisa, ucciso con diversi colpi di pistola.

Poco dopo i militari sono intervenuti anche in una casa di via Caruso, dove nel bagno è stato rinvenuto invece il cadavere di Maria Brigida Pesacane, 24enne, anch’essa raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco. In casa c’erano anche i figli di 2 e 4 anni. Il movente – secondo quanto emerso finora – potrebbe riguardare questioni familiari, visto che le vittime erano cognati. Caiazzo – secondo gli investigatori – sospettava che Cammisa e Pesacane avessero una relazione.

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