La visita di Sergio Mattarella nei luoghi colpiti dall’alluvione in Emilia diventa il pretesto per una polemica politica. Ad aprirla è Nello Musumeci, ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare e co-regionale del capo dello Stato, essendo siciliano pure lui. “Sono contento che anche il Presidente della Repubblica sia oggi sui luoghi alluvionati, come ha fatto tutto il governo e come ha fatto per due volte la presidente del Consiglio. Peccato che oggi non ci sia nessuno del governo a illustrare al Capo dello Stato le criticità, nessuno è stato invitato. Non fa niente, l’importante è arrivare ai risultati”, ha detto l’esponente dell’esecutivo di Giorgia Meloni a Rainews24. Una dichiarazione che ovviamente ha provocato le domande dei cronisti: perché in Emilia con Mattarella c’è nessun rappresentante del governo? Musumeci ha risposto: “Questo non lo so, non è stato invitato“.

La replica del Colle – A stretto giro ecco la replica da parte del Quirinale. “Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal Presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del primo settennato”, ha detto Giovanni Grasso, consigliere per la stampa del Colle. “Il Quirinale – ha aggiunto – in occasioni del genere non ha mai fatto inviti. Ma se qualcuno vuol venire è benvenuto”.

Il presidente: “Ricostruzione è esigenza nazionale” – La visita del capo dello Stato nei luoghi dell’alluvione romagnola è cominciata da Modigliana, il borgo sulle colline forlivesi rimasto a lungo isolato dalle frane. Mattarella è atterrato a Forlí e ha raggiunto in elicottero il paese di circa 4.500 abitanti, dove è stato accolto dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dal sindaco Jader Dardi. Il Capo dello Stato si poi spostato a Forlí, in piazza Saffi, incontrando i volontari che hanno lavorato all’emergenza dalla notte tra il 16 e il 17 maggio. “Questa – ha detto il presidente – è una piazza che ha visto tanti momenti importanti e questo è un momento impegnativo e difficile. Ho visto quanto ci sia da riprendere con coraggio ed impegno e so che ce la farete perchè questa è la volontà di queste contrade. Tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce. C’è l’esigenza che si rilanci. E’ un’esigenza nazionale e potete essere certi che ci sarà tutto l’appoggio costante”. Il capo dello Stato poi si è rivolto ai soccorritori: “Non ho parole per ringraziarvi adeguatamente – ha detto Quello che avete fatto e continuate a fare è di straordinaria importanza. É un esempio di solidarietà e di impegno comune e di generosa disponibilità straordinario. Grazie per quello che fate”. Mattarella ha anche incontrato un uomo che nelle ore drammatiche dell’alluvione è riuscito a salvare una famiglia utilizzando la sua canoa. “Grazie per il suo impegno, per quello che ha fatto e anche per l’inventiva”, gli ha detto il capo dello Stato.

La visita del capo dello Stato – Le tappe successive della visita hanno portato Mattarella a Cesena, Ravenna e Lugo, con chiusura Faenza per un incontro con i sindaci delle zone colpite. “Il fatto che abbia deciso di stare un’intera giornata è un segno di vicinanza del capo dello Stato, il segno più importante per noi, vedete quanto è ben voluto dalle persone”, dice il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Noi vogliamo ha proseguito – rialzare questa terra il prima possibile come abbiamo fatto col terremoto. Questa presenza di gente, di bambini, anziani, istituzioni, di sindaci indipendentemente dalla appartenenza politica, il sistema del volontariato è la forza di questa terra e il segno da mandare al Paese”, ha aggiunto il governatore. E la mancanza ancora della nomina di un commissario? “Vabbè, si vedrà”, ha risposto ai giornalisti. Nel frattempo si moltiplicano le iniziative per raccogliere sostegno economico utile alla ricostruzione. Domenica 4 giugno, a Bologna, l’Anpi lancia una pranzo di solidarietà per raccogliere fondi a sostegno degli alluvionati, con Gianfranco Pagliarulo, Bonaccini, il leader Cgil Maurizio Landini, il sindaco Matteo Lepore.

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