“È stata una settimana difficile e non bella, ora bisogna rialzarci. Mancano due partite alla fine della stagione, dobbiamo pensare a consolidare la classifica, abbiamo ancora qualche speranza di entrare in Europa e dobbiamo lavorare su questo”. Così parla il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Milan. “Dobbiamo lasciarci la porta aperta per cercare di poter entrare minimo in Europa“, sottolinea l’allenatore. Un messaggio chiaro: anche dopo la penalizzazione di 10 punti, la società ha chiesto di fare risultato nelle ultime due giornate, per restare quanto meno in zona Europa League. All’orizzonte, infatti, c’è un’altra possibile sanzione della giustizia sportiva per il filone legato principalmente alle manovre stipendi. Ma c’è anche da attendere la decisione dell’Uefa, che potrebbe escludere la Juventus dalle coppe per una stagione: in questo caso, “scontare” la squalifica già nella prossima stagione evitando la partecipazione a Europa o Conference League sarebbe il male minore. “Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa, Elkann ha voluto farsi sentire vicino come sempre, ha voluto dare sostegno per farci capire che niente è perduto. Sono state parole di sostegno che ci potranno fare solo bene”, ha aggiunto Allegri.

Il tecnico della Juventus in conferenza stampa ha parlato anche del suo futuro: il rapporto con la proprietà “non è cambiato, è normale che quando mancano risultati tutti ci facciamo delle domande”. “Ho altri due anni di contratto – ha spiegato – mi impegnerò fino alla fine per far sì che la Juventus l’anno prossimo torni a competere per il campionato“. “La prossima stagione la pianificheremo il 5 giugno – ha aggiunto – Dovremo pianificare tutta una serie di cose, dalle cose negative di quest’anno usciremo fortificati per l’anno prossimo”. Allegri ha quindi smentito un veto sulla scelta del prossimo direttore sportivo bianconero: “Contrasti su Giuntoli ds? Innanzitutto con la società siamo in linea su tutto. Poi io faccio l’allenatore, non ho mai avuto il potere e neanche voglio averlo. La società deve fare delle scelte sia sul direttore sportivo che su altri ruoli e sono cose su cui non ho mai messo né bocca nè ho mai messo il veto“. “Io sono molto aziendalista e tengo molto alla società per cui lavoro, io collaboro con tutte le persone che vengono inserite in società. Io non ho il potere, sono cose che riguardano esclusivamente la società”, ha concluso Allegri.

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