Arriva il primo atto decisivo per il salvataggio della Sampdoria: il consiglio di amministrazione del club blucerchiato, retrocesso in Serie B e a un passo dal fallimento, nella notte ha siglato una bozza di intesa per la cessione ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, attraverso il fondo Gestio Capital, insieme ad Aser e QSI come investitori. L’accordo viene riportato dal Secolo XIX e dalla Gazzetta dello Sport. L’intesa, inviata all’attuale proprietà della società, la famiglia Ferrero, dovrà essere a questo punto valutata nell’assemblea degli azionisti, prevista in seconda convocazione per il prossimo 29 maggio.

Il cda formato dal presidente Lanna e dai vicepresidente Romei, Panconi e Bosco ha quindi preferito la proposta dell’attuale patron del Leeds Radrizzani: decisivo è stato però l’ingresso in scena di Manfredi. Bocciata invece la proposta dell’altro pretendente, il finanziere Alessandro Barnaba. Radrizzani e Manfredi, spiega la Gazzetta, hanno convinto cda, banche creditrici e advisor proponendo di versare subito la cifra necessaria, circa 30 milioni di euro, per liberare la Samp dal trust in cui l’aveva inserita l’attuale patron Massimo Ferrero, che detiene il 55% delle quote.

Ora proprio Ferrero deve ratificare gli accordi, prima del passaggio con gli azionisti che formalizzeranno la cessione. Poi per i probabili nuovi proprietari ci saranno una serie di scadenze da rispettare: la prima è imminente e riguarda il pagamento degli stipendi entro il 30 maggio. Solo in un secondo momento la nuova proprietà potrà pensare a rivoluzionare la rosa e allestire una squadra che possa lottare per risalire immediatamente in Serie A.

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