Il giudice monocratico di Salerno ha assolto l’ex procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini. Per quest’ultimo il processo per falso ideologico si è concluso con la formula “perché il fatto non sussiste”. A dare la notizia è stato il legale del magistrato, l’avvocato Ivano Iai secondo cui “a seguito dell’esame dei soli testimoni del pubblico ministero e senza neppure aver assunto le dichiarazioni di quelli della difesa, il giudice monocratico del Tribunale di Salerno, Viviana Centola, ha pronunciato sentenza immediata di assoluzione perché il fatto non sussiste e così ha prosciolto Otello Lupacchini dall’accusa di falso ideologico a suo tempo mossagli dai pm di Salerno Roberto Penna e Luca Masini”.

La storia era iniziata con una riunione avvenuta in prefettura, a Catanzaro, il 6 febbraio 2019. In quel contesto si discuteva del livello di scorta di Lupacchini che, stando a quanto si apprese all’epoca, avrebbe depositato un dossier in cui si sarebbe lamentato che il boss Michele Senese, da lui arrestato a Roma nel 2011, era detenuto nel capoluogo calabrese e rappresentava un pericolo alla sua incolumità. In quella riunione si discusse anche di una relazione di servizio della sua scorta su un pedinamento avvenuto, all’altezza di Lagonegro, il 30 gennaio dello stesso anno. In seguito la prefettura ha disposto il rafforzamento della scorta che, cinque mesi dopo, però tornò al terzo livello. Dalle indagini sarebbe emerso, infatti, che Senese non aveva contatti con la ’ndrangheta e, inoltre, il controllo della targa del mezzo che avrebbe pedinato Lupacchini ha rivelato che si trattava di un’auto “governativa o di forze di polizia”.

Da qui le accuse della Procura di Salerno competente sulle indagini che riguardano i magistrati del distretto di Catanzaro. “Il procedimento iniziato nel 2019 e conclusosi il 25 maggio 2023 – spiega il legale – aveva ad oggetto le dichiarazioni rese da Otello Lupacchini agli organi istituzionali preposti a garantirne la sicurezza personale con adeguato livello di scorta in merito a possibili situazioni di pericolo connesse alla presenza di taluni soggetti nel contesto criminale locale calabrese e al pedinamento subito dallo stesso Lupacchini, lungo l’autostrada Salerno-Roma il 29 gennaio 2019, da parte di un’automobile intestata ad apparati dello Stato, i cui due conducenti sono rimasti ignoti. Otello Lupacchini è stato perciò riconosciuto pienamente estraneo all’accusa, del tutto infondata, di aver ingannato, il 6 febbraio 2019, il Comitato interforze riunitosi presso la prefettura di Catanzaro per deliberare sull’esistenza di un superiore livello di esposizione al rischio del magistrato all’epoca in cui svolgeva le funzioni di Procuratore generale presso la Corte di Appello di Catanzaro e sulla conseguente opportunità cautelativa di potenziare la scorta già assegnatagli”.

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