Eliminazione del superbollo auto per le vetture di lusso, soppressione dell’imposta sulle transazioni finanziarie e aumento della deducibilità per la previdenza complementare. Sono i tre piatti forti a cui lavora la maggioranza in vista della presentazione degli emendamenti alla delega per la riforma del fisco, attesi entro venerdì prossimo. Interventi che, come facilmente intuibile, vanno ad esclusivo vantaggio delle classi più abbienti, specie per quanto riguarda le prime due. Il superbollo si applica infatti solo alle auto la cui potenza supera i 185 kW, generalmente si tratta di Suv, auto di lusso o sportive come le varie Porsche, Ferrari etc.. Non esattamente un messaggio coerente con gli impegni a ridurre consumi ed emissioni, oltre che provvedimento opinabile dal punto di vista dell’equità. In campo c’è anche la revisione della tobin tax, ovvero l’imposta sulle transazioni finanziarie, per cui si ipotizza una piena abrogazione o l’inserimento di un’esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamentati. Si tratta di un prelievo dello 0,1% che si applica sul trasferimento della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi che siano stati emessi da società residenti nel territorio dello Stato. Come noto il possesso azionario si concentra nella quasi totalità tra le fasce di reddito più elevate e in misura crescente via via che la ricchezza sale. La tobin tax, modesta in percentuale, ha un qualche impatto su chi movimenta ingenti quantità di capitali e con alta frequenza, tipicamente gli speculatori.

Tra le proposte allo studio ci sono anche l’abbassamento dell’Ires (l’imposta sui profitti delle aziende) e la riduzione delle ritenute d’acconto per i lavoratori autonomi. È utile tenere presente che ridurre le tasse significa benefici per chi non le deve pagare ma anche un minor gettito per le casse pubbliche e quindi meno fondi a disposizione per finanziare sanità, scuola etc, tagli che colpiscono in modo più doloroso chi ha redditi più bassi. “La prossima settimana saranno presentati gli emendamenti sulla riforma fiscale e io sono fiducioso che prima della pausa estiva la delega verrà approvata. Siamo in una fase decisamente avanzata. Potremmo fare i primi decreti legislativi già nel 2024” ha detto stamane il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, a margine di un convegno ad Enna. Ieri alcuni deputati della maggioranza (Annarita Patriarca di Forza Italia, Simona Loizzo della Lega e Luciano Ciocchetti di Fratelli d’Italia) hanno presentato una mozione perché venga tolta l’Iva alle operazioni di chirurgia estetica. “Il concetto di salute è comprensivo di ogni stato di completo benessere fisico, psichico e sociale che ‘non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità’, ha spiegato Patriarca.

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