Calci e pugni in diverse parti del corpo. È accusato di aver picchiato la convivente minorenne, al culmine di una lite, per costringerla ad abortire, l’uomo arrestato dai carabinieri di Catanzaro. La giovanissima donna si è presentata all’ospedale Pugliese-Ciaccio spiegando di essere stata colpita dal compagno e padre del nascituro, contrario a portare avanti la gravidanza. Il personale l’ha visita, soccorsa e dimessa con una prognosi di 21 giorni, conducendola in una struttura protetta. Il tribunale del capoluogo, su richiesta della procura, ha quindi emesso un provvedimento di arresti domiciliari per il 20enne, già noto alle forze dell’ordine. All’uomo, cittadino marocchino, viene contestato il reato di maltrattamenti in famiglia e tentativo di procurato aborto.

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Un cadavere in decomposizione riaffiora dal mare sulla spiaggia di Numana. Le tracce sull’identità: “Ha guanti da lavoro neri”

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Si difende con una pietra e una bottiglia da uno stupratore: l’uomo arrestato dai carabinieri

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