di Mario Raimondi

Sto scrivendo alle 14,30 di giovedì 18 maggio 2023 e il sindaco di Ferrara ha appena confermato che il concerto di Bruce Springsteen si terrà regolarmente, questa sera, al parco urbano G. Bassani, area di interesse naturalistico e particolarmente delicata dal punto di vista ambientale.

Fin da gennaio un comitato di cittadini si era mosso per chiedere di spostare l’evento in un luogo più idoneo alla presenza di parecchie decine di migliaia di persone, automezzi e strutture della macchina organizzativa, ma l’amministrazione della città non ha mai nemmeno accennato a prestare la minima attenzione a queste istanze.
Oggi il parco e in particolare il prato su cui troveranno posto gli spettatori, che sarà calpestato da almeno 100.000 piedi, è una distesa di fango per le consistenti piogge dei giorni scorsi, e l’erba che vi è cresciuta fino a stamattina sarà compromessa per molto tempo, così come la vita degli uccelli e degli altri animali che lo popolano. Evidentemente tutto questo a Springsteen, agli organizzatori, agli “operatori economici” e all’amministrazione della città non interessa un fico secco: l’evento, si dice, sta portando consistenti introiti all’economia locale.

Ancora una volta il denaro vince su tutto, anche sul rispetto per 9 morti e 13.000 sfollati che l’alluvione degli ultimi tre giorni ha provocato in tutta la Romagna, a pochi chilometri da qui.

A Imola il Gran Premio di F1, che sarebbe dovuto svolgersi nel fine settimana, è stato annullato e gli organizzatori hanno dichiarato che “La decisione è stata presa perché non è possibile tenere l’evento in sicurezza” … e “vista la situazione in cui versano i paesi e le città della regione, non sarebbe giusto esercitare ulteriori pressioni sulle autorità locali e sui servizi di emergenza in questo momento difficile”.

Non credo che la macchina organizzativa della F1 avesse investito di meno dei “lavoratori (?) e imprese” per il concerto di Ferrara o che la gara del G.P. avrebbe portato introiti inferiori alla “realtà economica” imolese. Tuttavia il buon senso ha prevalso.

Non sono convinto che le migliaia di persone in un mare di fango, così come impianti elettrici ed elettronici, possano trovarsi in una situazione di ottimale sicurezza, anche se mi auguro che stasera non accada nulla di infausto, ma come si dice: “the show must go on” alla faccia di qualunque forma di buon senso.

Ricordo che nell’appello dei cittadini ferraresi che chiedevano di spostare il concerto era scritto che il “Sig. Bruce Springsteen è da sempre persona sensibile alle tematiche ambientali e sociali”. Veramente?

Ps. Per drenare l’acqua dal prato e rendere disponibile l’area sono stati utilizzati anche uomini e mezzi della Protezione Civile che, probabilmente, in questo momento sarebbero stati più utili altrove.

Foto dal gruppo Facebook “Pazzi molto pazzi!! Springsteen Italia”

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