La cicalina della flavescenza dorata, ovvero lo Scaphoideus titanus, è stata segnalata per la prima volta in Veneto agli inizi degli anni Novanta e si è diffusa nei vigneti di tutte le province. Lo si desume dagli studi di Veneto Agricoltura che spiegano come dal 1994 il Servizio Fitosanitario Regionale, assieme ad altri enti di ricerca e sperimentazione, ha attuato un programma pluriennale di intervento e prevenzione. Nel 2000 è stato emanato il decreto di lotta obbligatoria contro la flarvescenza dorata della vite e contro l’insetto che ne è vettore, su tutto il territorio italiano. Le prime epidemie di Flavescenza furono segnalate nell’area del Soave, in provincia di Verona, nel 1994. Successivamente la malattia si è diffusa sulle colline moreniche del Garda, nella pianura di Lonigo, sui colli Berici e a Breganze in provincia di Vicenza, sui colli Euganei e nel Conselvano in provincia di Padova, nella zona del Lison Pramaggiore in provincia di Venezia, nell’area del Prosecco e nella pianura a sinistra del Piave in provincia di Treviso. In Veneto dopo dieci anni la situazione si era normalizzata, seppur con focolai nelle province di Treviso e Padova. Adesso c’è una recrudescenza.

Segnalata per la prima volta in Italia nel 1963 in Liguria, la cicalina è un insetto dell’Ordine dei Rincoti Omotteri Auchenorinchi, originario dell’America Settentrionale. Vive unicamente a spese della vite. Il vero danno alle colture è provocato dal fatto che è un vettore del fitoplasma della flarvescenza dorata. Il nome rivela come le foglie delle viti si ingialliscano a causa dell’insediamento del Candidatus Phytoplasma vitis, che blocca l’elaborazione della linfa. Questo causa il mancato sviluppo dei tralci o l’appassimento degli acini dell’uva al momento della maturazione. Non significa che le piante muoiano, ma la produzione di uva ne risente in modo significativo.

La flarvescenza è soggetta a quarantena in base alla legge del 2000. Le piante infette vanno eliminate e va mantenuto il controllo sul vitigno per gli anni successivi. In occasione della vendemmia 2021, l’assessore veneto Federico Caner aveva annunciato: “E’ stato avviato il monitoraggio del fenomeno della flarvescenza dorata attraverso il sistema integrato tra il Servizio fitosanitario regionale e tecnici che operano nelle aziende. Abbiamo inoltre emanato apposite ordinanze di lotta obbligatoria alla cicalina e di estirpo delle piante sintomatiche, con le eventuali sanzioni in caso di inadempimento. Si tratta di un impegno che deve continuare unitamente a tutto il sistema, viticoltori per primi, a tutela del mantenimento della potenzialità produttiva regionale”.

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