Il Milan fa un passo verso la semifinale di Champions League, battendo il Napoli per uno a zero a San Siro nell’andata dei quarti. La squadra rossonera passa grazie a un gol di Bennacer, confermandosi il più ostico degli avversari incontrati dai partenopei in stagione. Pioli sceglie lo stesso undici che molto male ha fatto agli azzurri al Maradona dieci giorni fa: Brahim Diaz a sconquassare le linee avversarie e Bennacer ad annullare Lobotka. Spalletti, per contro, lascia in panchina l’unico centravanti che ha a disposizione (Raspadori) e si affida a un tridente inedito con Kvaratskhelia, Elmas e Lozano. Un minuto e il Napoli potrebbe passare in vantaggio: buco incredibile al centro della difesa milanista, ma non ne approfittano né Elmas, né Kvaratskhelia rimpallato da Krunic, né Mario Rui che spara alle stelle.

Gli ospiti partono forte, con Anguissa che impegna Maignan costretto in angolo. I padroni di casa provano a puntare su Leao e Diaz, indigesti ai difensori napoletani. Spalletti invece insiste su quello che non aveva funzionato al Maradona: la riconquista alta del pallone. Pioli sa, e lo sanno i suoi, che saltare la prima pressione può portare seri pericoli al Napoli. Gli azzurri tengono bene il campo nei primi venti minuti, ma la solita manovra fluida risente dell’assenza di un terminale offensivo, cioè essenzialmente di Osimhen. Il Milan invece il suo terminale ce l’ha, Leao, che approfittando di una palla persa a centrocampo si beve tutti e si invola solo verso Meret, sbagliando clamorosamente la conclusione.

Il Milan poi passa in vataggio proprio con la sua tattica: scavalca la pressione del Napoli a centrocampo con una magia di Brahim Diaz finalizzata da Bennacer, migliore in campo rossonero, con un bel sinistro sul primo palo. Un vantaggio che regala certezze ai padroni di casa e lascia il Napoli in balia dell’avversario nei minuti finali del primo tempo, proprio come al Maradona. Nel recupero potrebbe arrivare anche il raddoppio, ma su calcio d’angolo Kjaer di testa spacca la traversa. Spinge il Napoli in apertura di secondo tempo, facendo collezione di calci d’angolo, senza però fare male ai rossoneri. La sensazione è che il Milan abbia le misure degli azzurri, non nel loro migliore momento. Kvaratskhelia e compagni creano gioco senza concludere, mentre i padroni di casa danno l’idea di poter fare sempre male sulle ripartenze.

Intorno al 70esimo Spalletti inserisce Raspadori per Lozano: al 73esimo però il Napoli resta in dieci per un rosso ad Anguissa. Gli ospiti accusano il colpo e i rossoneri si scatenano alla ricerca del secondo gol. La fase è nervosa e Kim si prende un giallo per una protesta assurda, rimediando la squalifica per il ritorno al Maradona. Eppure i partenopei vanno vicini al pareggio: Di Lorenzo la indirizza nel sette e Maignan fa una super parata, poi Olivera la manda di poco a lato. Finisce uno a zero per i milanisti: risultato che lascia aperta la qualificazione, che si deciderà sotto il Vesuvio. Il Napoli tuttavia giocherà senza due tasselli importantissimi come Anguissa e Kim, mentre è da vedere se recupererà Osimhen. Gli uomini di Spalletti sono attesi da una prova di maturità: ribaltare un quarto di Champions dopo il campionato disputato in scioltezza. Insomma, più che i piedi serve la testa. Portare a casa la semifinale invece sarebbe una conferma per Pioli: magari mangiandosi le mani per qualche errore di troppo in campionato, ma la stagione è tutt’altro che da buttare.

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