“Improvvisamente, alle tre, abbiamo sentito il suono di un colpo e ci siamo alzati. Pensavamo che le cose si fossero calmate, ma dopo dieci minuti quattro o cinque missili F-16 hanno colpito lo stesso punto vicino alla casa. Ovviamente c’è stato il panico, paura e terrore tra i bambini e le donne, specialmente nel cuore della notte mentre dormivano”. Così Muhammad Maher, un uomo palestinese residente Gaza City, nel quartiere colpito dagli attacchi aerei e dai missili israeliani che hanno generato dei veri e proprio crateri vicino alle abitazioni.
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