Scontro acceso a L’aria che tira (La7) tra il giornalista Antonio Caprarica e l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace sul tema migranti e in particolare sull’ultima esternazione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini in merito agli sbarchi record degli ultimi giorni (“L’Italia è sotto attacco della malavita”).

Caprarica stigmatizza le parole di Salvini e spiega: “Salvare vite è una priorità assoluta. Ma salvare vite in mare e affrontare l’immigrazione, che è un fenomeno storico inarrestabile, sono due cose diverse. Già molti anni fa in Italia tanti dicevano che, per scongiurare l’inverno demografico, avevamo bisogno dell’afflusso di gente nuova dal continente dove i ventenni sono la maggioranza assoluta della popolazione. Quindi – continua – abbiamo bisogno di questo afflusso di migranti. Ma invece cosa abbiamo avuto? I teorici della sostituzione etnica, secondo i quali si volevano sostituire i bianchi cristiani coi neri musulmani. E nelle cose che continua a dire Salvini è evidente che ci sia sempre questa riserva”.

Storace ribatte: “No, è evidente che Caprarica sia vittima di faziosità incancellabile“.
Caprarica replica: “Mi scusi, Storace, ma perché io sono fazioso e non lo è il ministro dei Trasporti che, invece di cimentarsi col problema epocale dell’immigrazione, dice che siamo sotto attacco della malavita?”.
L’ex ministro della Sanità del governo Berlusconi III risponde: “Intanto ricordatevi tutti che stiamo parlando sempre di un signore che rischia 15 anni di galera per la tregua che voi volete. Non ho ancora sentito una parola su questo, che invece dovrebbe essere oggetto di grande dibattito”.
La conduttrice Myrta Merlino osserva: “Noi abbiamo piena fiducia nella giustizia. Se uno non ha fatto niente di male, non prenderà 15 anni di galera”.
E Storace attacca i giudici: “Con questo tipo di magistratura? Ma manco il processo ci sarebbe dovuto essere. È stato deciso a maggioranza dai senatori, una schifezza. Ma non scherziamo su queste cose”.

L’ex leader de La Destra risponde poi a Caprarica sulla sostituzione etnica, citando l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, in realtà condannato in primo grado dal tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio: “Già un sindaco a Riace fece la sostituzione etnica. Quello è un esempio vero”.
Caprarica ribatte: “Storace, se non è faziosità questa, cosa è?”.
“Ma lui ha ricevuto una condanna”, risponde Storace.
Il giornalista replica: “Chissà perché la magistratura che giudica il sindaco di Riace è indiscutibile, quella che invece si occupa del ministro Salvini non va bene“.
“È assolutamente così”, commenta Storace.
“Eh, no, si decida”, chiosa Caprarica.

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