“La risoluzione Pd in Senato chiede ‘pieno sostegno con tutte le forme‘ a Kiev? Sull’Ucraina la posizione dei dem è stata sempre questa, di grande convinzione per quanto riguarda questa strategia militare che sta perseguendo un’escalation militare”. A dirlo è il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, partecipando a Roma a piazza della Repubblica alla manifestazione organizzata dagli esodati del superbonus.
Lo stesso Conte aveva auspicato una convergenza dei dem sullo ‘stop alle armi‘ a Kiev, riferimento però assente nella risoluzione dem presentata a Palazzo Madama in occasione delle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.
Nella proposta dem non si accenna esplicitamente al tema delle armi, ma viene ribadito l’impegno a sostenere Kiev e il suo diritto all’autodifesa rinnovando la necessità di un impegno dell’Ue per la pace. Il Pd chiede all’esecutivo di “continuare ad assicurare il pieno sostegno, con tutte le forme di assistenza necessarie, al popolo e alle istituzioni ucraine”. Si chiede poi di “sostenere un ulteriore rafforzamento da parte dell’Unione europea della pressione collettiva sulla Russia, isolandola, affinché ponga fine ai combattimenti e si ritiri dal territorio ucraino, anche garantendo pieno supporto alle attività svolte dalla Corte penale internazionale nel perseguire i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità per la deportazione di minori ucraini in territori russi”. Inoltre, i dem chiedono di “favorire attivamente un consistente sforzo politico e diplomatico unitario da parte dell’Unione, per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina
Parole considerate insufficienti dai 5 Stelle, tanto che Conte spiega: “Tentativo di convergenza già fallito? Non si rompe nulla, perché la loro posizione è rimasta la stessa. Ma il problema non è il nostro rapporto con il Pd, ma il rapporto con tutte le forze, il rapporto tra governanti e cittadini, il rapporto con l’Ue e con la comunità internazionale. Cosa vogliamo, solo questa prospettiva di scontro militare al di fuori di qualsiasi controllo?”, ha precisato. E ancora: “Ci avevano detto che mandavano solo giubbotti anti-proiettili, ora siamo alle batterie missilistiche, alcuni si stanno predisponendo per mandare dei jet. Tutto questo dopo un anno di guerra ci dimostra che l’escalation militare non ha fine“, ha sottolineato Conte. Per poi concludere: “Vogliamo un percorso negoziale di pace con l’Italia in prima fila“.
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