Questo fine settimana sono state 17 le vittime sulle strade italiane. Tra loro anche Eralda Spahillari e Barbara Brotto, rispettivamente 17 e 19 anni, morte nel Trevigiano, all’altezza di Gorgo al Monticano. In tutto, dal 30 dicembre 2022, ad avere perso la vita a causa di un incidente negli scorsi weekend sono state 195 persone. 73 di loro erano under 35. I numeri sono stati diffusi da Asaps, l’Associazione Amici e Sostenitori della Polizia stradale, e prendono in considerazione come “weekend” le ore che trascorrono dalla mezzanotte del venerdì alle 24 della domenica. Una lente d’ingrandimento sulle 72 ore che separano una settimana dall’altra, senza includere nel conteggio tutte le persone che rimangono ferite nelle dinamiche di questi stessi incidenti e che muoiono successivamente in ospedale a causa delle conseguenze delle lesioni.

“Al momento abbiamo conteggiato cinque incidenti con due morti ognuno, quindi dieci morti in cinque incidenti”, ha detto Giordano Biserni, presidente di Asaps, che nelle ultime ore ha anche diffuso il report sui pedoni vittime della strada: sono 87 quelli morti da inizio anno. 51 a gennaio e 36 a febbraio, 64 uomini e 23 donne, 70 italiani e 17 stranieri, in netto aumento rispetto ai dati del primo bimestre 2022, quando avevano perso la vita 58 persone. “Sono numerosi – spiega Biserni – gli incidenti provocati dalla guida distratta, quella che fa dire al conducente ‘non l’ho visto’. Da anni chiediamo l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione, e chiediamo che questo comportamento sia inserito nelle aggravanti specifiche dei reati di lesioni personali stradali e omicidio stradale. E serve maggiore attività di controllo repressivo sulle strade, visto che le norme prevedono ben otto punti decurtati dalla patente in caso di mancata precedenza”.

A inizio anno Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, aveva annunciato modifiche al codice della strada, ricordando l’importanza e la necessità di una concreta educazione stradale anche nelle scuole, oltre ad aver anticipato sanzioni più dure per chi guida sotto effetto di alcool o di stupefacenti. Una delle norme a cui si sta lavorando è anche quella rivolta ai ciclisti, per avere almeno un metro e mezzo di distanza per poter superare. Nonostante le misure previste, l’emergenza sulle strade rimane costante.

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