“Sono rimasto sconcertato”, racconta Alessio Barbafieri, sindaco di Lajatico, in provincia di Pisa, quando l’ufficio tributi locale, responsabile delle affissioni, gli ha segnalato volantini e manifesti firmati Forza Nuova affissi per il paese: “Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali. Sindaco dimettiti!”. Un comune di 1300 anime, dove episodi del genere non si erano verificati, fino ad ora. Barbafieri, eletto con una lista civica di centrosinistra, è finito nel mirino dell’estrema destra locale quando a Lajatico si è diffusa la notizia che nel comune, per il prossimo anno scolastico, non ci sarebbe un numero sufficiente di bambini per la prima classe della scuola media. Per l’omofoba, offensiva – e senza dubbio fantasiosa – ricostruzione di Forza Nuova, la responsabilità della bassa natalità locale sarebbe da attribuire al sindaco del comune?

La prima foto del volantino è stata condivisa da un militante sul gruppo Facebook locale “Sei di Lajatico se…” il 25 febbraio, scrivendo che “paesi e città” sono “stravolti culturalmente”, che vengono “abbattute le radici storico-culturali elogiando la fluida generazione” e “producendo una massa di non viventi”. La chiosa: “FN con orgoglio alza la voce ed esige figli e figlie orgogliose di esserlo”. Un altro post nello stesso gruppo Facebook, datato 27 febbraio, con la foto di un mazzo di volantini: “Quando la Patria natia è messa in ginocchio, un pugno di Uomini e Donne combattono per essa”. “Forza Nuova” commenta Barbafieri a ilfattoquotidiano.it, “ha dichiarato di aver agito così per protestare contro le unioni civili che noi avremmo celebrato negli anni passati presso il Teatro del Silenzio“. Non si capisce in che modo il movimento di estrema destra intenda, con questa dichiarazione, giustificare il proprio atto.

Il sindaco ritiene comunque che l’attacco sia nato a seguito della notizia della soppressione della classe prima media: “Ritengo” aggiunge Barbafieri, “che visto che questa notizia era nota a pochi, i militanti siano stati imbeccati” da chi nelle istituzioni sapeva. “È per questo che serve una legge contro l’omobitransfobia” ha detto Emiliano Fossi, neoeletto segretario del Pd Toscana, a ilfattoquotidiano.it. “E serve subito. Tutta la mia solidarietà al sindaco Alessio Barbafieri e ai cittadini e alle cittadine di Lajatico. Ci impegneremo con forza e coraggio affinché atti del genere vengano puniti dalla legge, a Lajatico come nel Paese, c’è bisogno di diritti, per tutte e tutti. Bisogna proteggere soprattutto le giovani generazioni da stereotipi, pregiudizi e discriminazioni”.

La sera del 28 febbraio, i sindaci della Valdera – Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera e Terricciola – si sono riuniti al teatro di Lajatico per esprimere la loro solidarietà e vicinanza a Barbafieri: “Lo riteniamo un atto vile e discriminatorio al quale mostriamo una compattezza e uno spirito di inclusione e rispetto delle differenze che non possono in alcun modo essere messe in discussione”, affermano in una nota congiunta. “Ieri sera” racconta Barbafieri, “l’incontro è stato molto partecipato, oltre che dalle istituzioni, dalla società civile e dall’associazionismo. È stato un momento intenso anche da un punto di vista emotivo: ci siamo trovati tutti insieme, uniti contro questo attacco che ha lasciato spiazzato un luogo come questo”. La sezione locale di Fratelli d’Italia ha parlato dei manifesti come di una “triste uscita”, esprimendo “sincera solidarietà” a Barbafieri. Per il Pd di Pisa si tratta invece dell’ennesima dimostrazione della natura di Forza Nuova, “un’organizzazione neofascista” che viola “qualsiasi norma civile di convivenza”. La sezione pisana della Cgil ha infine espresso preoccupazione per “il dilagare di un clima omofobo, razzista e fascista” sul territorio, rinnovando la richiesta di sciogliere “tutte le organizzazioni neonaziste e neofasciste”, necessario per “affermare e realizzare i valori della nostra Costituzione“.

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