La Procura di Imperia chiude il cerchio sulla Residenza sanitaria assistenziale Le Palme di Arma di Taggia. Mercoledì 15 febbraio la Guardia di finanza locale ha eseguito sul territorio provinciale 24 misure cautelari – dieci arresti domiciliari e 14 sospensioni dall’esercizio di un pubblico servizio -, nell’ambito dell’operazione Praesidium, che ha consentito di portare alla luce maltrattamenti ai danni di anziani che abitavano presso la struttura gestita dalla cooperativa Cos di Genova.

La Rsa e la stessa cooperativa erano già state al centro di un blitz delle fiamme gialle circa un anno fa in seguito al quale era emersa l’esistenza di un’inchiesta a carico appunto della struttura e del gestore genovese con 41 indagati, inclusi tutti i vertici della coop che, secondo gli inquirenti erano a conoscenza di quanto accadeva in struttura. Un anno il secondo blitz e 32 indagati. I reati contestati sono maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani, in gran parte ultraottantenni, in parte o del tutto non autosufficienti. Tra le accuse il ritardo nella somministrazione del cibo, pasti saltati, igiene rimandata oppure elusa. Secondo l’accusa, che si basa su intercettazioni telefoniche e ambientali, gli indagati – operatori socio sanitari e infermieri – non si limitavano a sporadici episodi di violenza, ma sottoponevano i degenti a una serie di sofferenze fisiche e morali. Dalle indagini sono emersi la frequente omissione di servizi essenziali, aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli ospiti, oggetto di insulti e percosse.

Dieci sono i soggetti raggiunti dalla misura degli arresti domiciliari. Si tratta di: Giuseppe Trudu, 48 anni, residente a Crevacuore (Biella); Stefania Lanfranco, 50 anni, residente a San Lorenzo al Mare; Rillana Moreira De Silva, 37 anni (Sanremo); Alexander Rosapinta, 44 anni (domiciliato a Badalucco); Paola Tripicchio, 57 anni, (Pompeiana); Lara Lupi, 53 anni, (Sanremo); Francesco Benespera, 55 anni (Taggia); Angelique Viggiani, 38 anni, (Imperia); Riccardo Pogliano, 61 anni, (Sanremo); Julia Cazorzi, 58 anni (Taggia).

Gli altri 14 indagati sono stati raggiunti dalla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblico servizio: 6 per dodici mesi e 8 per sei mesi. “Le modalità odiose dei reati loro ascrivibili e l’indole prevaricatrice e violenta ripetutamente manifestata da gli indagati – scrive il gip Massimiliano Botti, alla fine delle quasi trecento pagine di misura cautelare, nel motivare gli arresti domiciliari – rendono molto probabile la reiterazione di reati contro la persona anche al di fuori dell’ambiente di lavoro e indipendentemente dalla prestazione di attività socio-assistenziale a favore di strutture pubbliche o private”.

“I vertici di Asl1 stanno monitorando la situazione nel caso in cui dovessero essere prese misure d’urgenza, atte a garantire la continuità assistenziale ai degenti presenti nella rsa”, ha commentato la Asl Imperiese spiegando di seguire “con attenzione l’evolversi dell’indagine sui maltrattamenti dei pazienti ospiti. La Rsa infatti dispone di 80 posti letto di cui poco meno della metà sono quelli convenzionati con Asl1”. Nessun accenno, però, al fatto che l’indagine per maltrattamenti era in corso già da un anno.

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