“L’unica cosa che non farà mai questo governo è legalizzare la cannabis perché è profondamente sbagliato, faremo un torto ai ragazzi, non è come bere un bicchiere di vino”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un convegno sulle dipendenze organizzato da Forza Italia a Roma e trasmesso sul sito del Senato. Dichiarandosi da sempre contrario alla “legalizzazione delle droghe leggere”, Tajani ha anche fatto riferimento a chi “si batte per quella scelta” (cioè legalizzare le droghe leggere ndr.) che, secondo il ministro, “ha avuto poco a che fare con ragazzi e ragazze che hanno una dipendenza. “Dissento, ma non per amor di polemica, dai messaggi che a volte, anche via etere, vengono inviati ai giovani da persone che hanno influenze sull’opinione pubblica – ha detto – Io credo che un adulto debba mandare sempre messaggi positivi, costruttivi a un giovane e insegnargli a crescere libero. Per evadere non serve farsi una canna”.

Solo pochi giorni fa, dal palco di Sanremo, nella serata dei duetti, gli Articolo 31 e Fedez hanno mandato un messaggio all’esecutivo, urlando, durante la canzone “Ohi Maria”, “Giorgia legalizzala”.
“Purtroppo c’è troppa propaganda di disvalori – ha aggiunto l’ex presidente del Parlamento europeo – Ne parlavo giorni fa con Pupi Avati che diceva: ‘Basta con l’inviare messaggi negativi ai giovani’. Anche questa è una nostra responsabilità e crediamo che con l’esempio e con l’impegno, tutti possiamo dare una mano” a trasmettere un altro tipo di messaggio “e magari trasformarci in volontari morali”.

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