Come ampiamente previsto è arrivata il via libera della Plenaria dell’Eurocamera alla revoca dell’immunità per gli eurodeputati Marc Tarabella e Andrea Cozzolino che, secondo gli inquirenti belgi, potrebbero essere coinvolti nel Qatargate. Entrambi avevano chiesto che l’immunità venisse revocata e pronti ad essere sentiti dal giudice istruttore Michel Claise. Cozzolino aveva anche ottenuto di essere ascoltato dalla Juri (la commissione giuridica del Parlamento europeo), davanti alla quale aveva ricordato, pur dichiarando di voler rinunciare all’immunità, che la richiesta di rimozione nei suoi confronti era estremamente generica e che in Italia sarebbe stata respinta proprio per questo motivo.

Tarabella, invece, non aveva chiesto di essere ascoltato in commissione, dichiarando di voler parlare prima con il magistrato. Gli altri principali sospettati (Pier Antonio Panzeri, che ha stretto un accordo di collaborazione con la procura, Eva Kaili, Francesco Giorgi, Niccolò Figà Talamanca) sono in detenzione preventiva in Belgio da quasi due mesi. Il voto per entrambe le revoche è avvenuto per alzata di mano. Tarabella, come aveva preannunciato nelle settimane scorsa, ha votato a favore della perdite delle guarentigie che impediscono alla giustizia di un Paese membro di mettere in stato di fermo un membro dell’Eurocamera. “Ho votato a favore, ora la giustizia farà il suo lavoro. Io avrò la possibilità esprimermi e potrò rispondere agli attacchi della stampa“. Con la comunicazione formale ai deputati interessati e alle autorità richiedenti” la revoca dell’immunità per gli eurodeputati Marc Tarabella e Andrea Cozzolino diviene esecutiva.

Ieri il gruppo dei Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo ha candidato Udo Bullmann, tedesco dell’Spd già capogruppo dell’S&D dopo Gianni Pittella, come candidato della sottocommissione Diritti Umani (Droi), al posto della socialista Maria Arena, belga ma di origine italiana. Arena, che aveva preso il posto di Pier Antonio Panzeri alla presidenza della Droi, si è dimessa recentemente, dopo essersi autosospesa alla luce del quadro emerso dalle indagini condotte dal giudice Claise. L’elezione del nuovo presidente della Droi dovrebbe avere luogo lunedì prossimo, 6 febbraio. Arena, che non risulta indagata, sarebbe stata scagionata da Panzeri, secondo quanto ha riferito il suo avvocato Laurent Kennes alla tv belga Rtbf. L’ex eurodeputato del Pd prima e di Articolo Uno poi, che sta collaborando con la Procura, ha detto ai giudici di essere particolarmente desolato per aver coinvolto in questa vicenda Arena, una persona alla quale era “molto vicino”, secondo Kennes, e che ha definito “estremamente retta”.

o.

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