Salgono in dicembre le esportazioni italiane fuori dall’Unione europea che segnano un incremento su base annua del 18,2%. Le importazioni aumentano invece dell’11,3%. Il saldo, ovvero la differenza tra valore dell’export e dell’import, è positivo per 4 miliardi e 42 milioni di euro, circa il doppio rispetto all’anno prima. Meno buoni i dati congiunturali, ossia rispetto a novembre 2022, entrambi in flessione. Le destinazioni del made in italy che mostrano i maggiori rialzi sono gli Stati Uniti (+ 22% rispetto al dicembre 2021), la Svizzera (+ 24%), il Giappone (+ 22%), la Cina (+ 17%) e la Turchia che segna un + 38%. Crollano invece le vendite verso la Russia, giù del 27%.

Tuttavia il continuo incremento delle esportazioni verso la Turchia potrebbe lasciare suppore qualche forma di triangolazione per le spedizioni italiane. Per quanto riguarda le importazioni salgono (principalmente per effetto delle alte quotazioni di petrolio e gas) quelle dai paesi Opec (+ 75%) e quelle dagli Usa (+ 37%). Precipitano del 62% gli acquisti dalla Russia. Nell’intero 2022 le esportazioni extra europee segnano un rialzo del 20% raggiungendo i 295 miliardi di euro, mentre l’import sale di ben il 54% a 321 miliardi. Il saldo è dunque negativo per circa 25 miliardi di euro. Al netto dell’energia per la quale l’interscambio è stato negativo per 112 miliardi, il saldo commerciale italiano extra Ue a 27 è stato positivo per 86 miliardi

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