Vladimir Putin non dimentica gli amici, ma nemmeno i nemici. Per le feste di fine anno saranno rari i messaggi d’auguri che arriveranno in Occidente via Cremlino. La presidenza ha infatti comunicato che non darà il buon anno a Joe Biden, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e agli altri leader dei Paesi “ostili”. Ma ci sono alcune eccezioni: in Europa, solo il premier ungherese Viktor Orban, il presidente serbo Aleksandar Vucic e, tra gli ex leader, anche Silvio Berlusconi.

La frattura apparentemente insanabile tra le cancellerie europee e americana e la Federazione trova origine nella decisione di Putin di invadere l’Ucraina il 24 febbraio scorso. Da quel momento, si è assistito a un costante allontanamento tra le parti, con conseguente isolamento di Mosca rispetto al Vecchio Continente. Una rottura che, in alcuni frangenti, si è cercato di risanare, come dimostrano le proposte di dialogo lanciate più volte da Macron, arrivate però a un nulla di fatto.

Ma nonostante questo clima di avversione, in Europa c’è chi non è mai passato, nella mente di Putin, dalla parte del nemico. E tra questi, nonostante faccia parte di una coalizione di governo che si dichiara pienamente filo-atlantica, c’è proprio Berlusconi. Il fondatore di Forza Italia non ha mai nascosto l’amicizia con il leader russo, nata durante la sua permanenza a Palazzo Chigi. Un legame così forte da farlo rientrare nella ristretta lista di coloro che riceveranno gli auguri dal capo del Cremlino. Come, ad esempio, il tedesco Gerhard Schroeder, ex cancelliere socialista oggi a capo del consorzio Nord Stream e di Rosneft, la compagnia petrolifera del governo russo.

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