“Potete essere definiti con un solo termine: miserabili”. Lo urla nell’Aula della Camera Roberto Giachetti di Iv rivolto ai banchi del M5S mentre dai banchi di Fdi parte un coro di urli a tempo “buffoni, buffoni!” verso i pentastellati. Giachetti ha ricostruito nell’Emiciclo la vicenda dello stop dell’adeguamento dell’indennità dei deputati, approvata all’unanimità, ricorda, dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio su unanime proposta dei questori. “Un secondo dopo che la delibera è stata approvata – racconta Giachetti intervenendo sull’ordine dei lavori – il questore del M5s ha lanciato alla stampa una nota in cui sosteneva che quella decisione era frutto della battaglia del Movimento. A chi gli ha fatto notare che non era vero, Scerra ha posto le sue scuse spiegando che aveva inviato la nota per errore. Ma poi, in serata, esce un’altra nota del M5S in cui si ribadisce che quella decisione è stata presa solo perchè i pentastellati si erano incatenati, quasi buttati dalla finestra. Potete essere definiti con un solo termine: miserabili”. A quel punto partono gli applausi per Giachetti. Da Fdi si urla “Buffoni” e i Cinque Stelle restano come immobili. Quando il capogruppo Silvestri chiede la parola è troppo tardi: il vicepresidente Rampelli aveva già sospeso la seduta. “Vorrei una risposta su quella che è stata l’applicazione del regolamento della presidenza rispetto a quello che è successo poc’anzi”, sottolineerà poi il 5 stelle Silvestri, lamentando il mancato intervento del vicepresidente Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, in quel momento alla guida dell’Assemblea, per la parola “miserabili”: “Questo è il vero fatto grave e il precedente che aprite per il resto parla la nostra storia, non c’è bisogno che io la descriva”

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