Twitter vieterà ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social media rivali. Lo si legge in una nota dell’azienda di Elon Musk. Tra le piattaforme a cui viene sbarrata la strada rientrano Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth Social, il social di Donald Trump. Nel frattempo il patron di Tesla prosegue la sua guerra personale con i giornalisti non graditi. L’account di una giornalista del Washington Post è stato sospeso oggi per decisione di Musk. Lo ha denunciato la reporter, Taylor Lorenz. Lo stop segue quello di altri dieci giornalisti americani accusati inizialmente da Musk di aver violato la sua privacy e poi riammessi sul social dopo l’esito di un sondaggio lanciato su Twitter in seguito a condanne giunte anche da Nazioni Unite e Unione europea. Per quanto concerne la giornalista del Washington Post il magnate ha spiegato che si tratta di una “sospensione temporanea dovuta a una precedente divulgazione” di suoi dati personali sul profilo e che la misura “sarà presto revocata”.

Lorenz ha replicato di non aver diffuso nessuna informazione privata di Musk ma di avergli solo posto una domanda per un articolo che sta scrivendo assieme alla collega Drew Harwell, alla quale era stato bloccato l’account due giorni fa assieme ad altri reporter di testate prestigiose dalla Cnn al New York Times. Adducendo ragioni di sicurezza Musk ha chiuso anche l’account di un profilo che tracciava i movimenti del suo jet privato, utilizzando dati disponibili pubblicamente e rimarcato la quantità di inquinamento prodotto. Tre giorni fa l’imprenditore ha venduto un’altra tranche delle sue azioni Tesla per un valore di 3,6 miliardi di dollari. Si tratta della quarta operazione di questo tipo (per un totale di 23 miliardi di dollari) da quando Musk ha annunciato l’intenzione di acquisire Twitter poi comprata per 44 miliardi.

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