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Ultimo aggiornamento: 9:01 del 30 Novembre 2022

Reddito cittadinanza, Travaglio a La7: “Va modificato ma che ritocco è toglierlo ai disoccupati? Da agosto saranno sotto i ponti”

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“Dopo 3 anni di rodaggio, è ovvio che si debbano fare dei ritocchi al reddito di cittadinanza. Ma sarà mica un ritocco levarlo a tutti quelli che lo prendono solo perché non trovano lavoro? Pensate agli esodati, ovvero i 50enni che vengono licenziati dall’oggi al domani, non trovano più lavoro e non hanno ancora una pensione. Vuoi dar loro almeno 500 euro per tirare avanti o li vuoi buttare sotto i ponti? Questo è quello che avverrà da agosto”. Così, a “Otto e mezzo” (La7), il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio critica la posizione del governo Meloni sul reddito di cittadinanza, rispondendo contemporaneamente alla giornalista Mariolina Sattanino, che lamenta troppi percettori che lavorano in nero e la scarsità di lavoratori stagionali in estate.

Questo è un dato completamente falso perché non è legato al reddito – osserva Travaglio – La verità è che il reddito di cittadinanza andrebbe ampliato e non ridotto. Tutti i casi di abuso di cui parlano i giornali sono proprio frutto dei controlli, a dimostrazione che si fanno molti più controlli sul reddito di cittadinanza che sull’evasione fiscale, con la differenza che difficilmente uno evade 500 euro al mese, mentre un furbo del reddito di cittadinanza prende indebitamente al massimo 500 euro al mese. Le pene per chi truffa sul reddito di cittadinanza sono altissime, addirittura più alte della frode e dell’evasione fiscale”.

Travaglio chiosa: “Ma il problema delle truffe non è che lo risolvi levandolo a tutti gli occupabili, che una volta si chiamavano disoccupati. La commissione Saraceno, che ha lavorato durante il governo Draghi, ha presentato delle ottime proposte per migliorarlo. Sapete cosa ne ha fatto il governo Draghi? Le ha cestinate. Chiedete a Chiara Saraceno, una delle massime esperte di problemi del lavoro, che fine hanno fatto le sue proposte in mano al ministro Orlando e al governo Draghi. Sono state cestinate e ignorate completamente”.

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