Durante la ‘contromanovra’ presentata da Carlo Calenda in Senato, il leader di Azione-Italia Viva ha rilanciato la proposta comune di salario minimo da fare assieme al Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Anche se l’ex dem non ha mancato di sottolineare le difficoltà nei rapporti tra opposizioni. “Io continuo a dire vediamo insieme la ‘contromanovra’ e Letta dice ‘no io scendo in piazza’; sul caro-bollette lavoriamo insieme e dal Pd non ti rispondono, non si sa con chi parlare. Col Partito Democratico, che non si sa qual sia il suo posizionamento, possiamo collaborare sui temi: come sul salario minimo”.

Interrogato su come strutturare la proposta, Calenda risponde: “Gli aggiornamenti dei 9 euro devono essere fatti attraverso un comitato di esperti che valuti il salario giusto – spiega al Fattoquotidiano.it il leader di Azione che nei mesi scorsi aveva detto che fissare salario per legge rischiava di essere un rischio mortale – e poi viene fatta una legge”. Freddezza e perplessità in casa Pd rispetto alla proposta Calenda. “Già è un fatto positivo che proponga e non aggredisca, vedremo…” è il commento di Matteo Orfini, che spiega che serve un lavoro unitario tra i partiti di opposizione, perché “a volte abbiamo la sensazione che altre forze facciano più opposizione al Pd che al governo Meloni”. “L’unica cosa che è difficile da capire è se Calenda domani mattina ridirà la stessa cosa” commenta con ironia Francesco Boccia. Evidentemente pesano le scorie, legate alle ultime elezioni nazionali e le trattative tra i partiti in vista delle prossime tornate elettorali regionali. L’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sottolinea: “C’è una proposta di legge a mia firma già depositata in Parlamento il primo giorno di legislatura e ho depositato anche una mozione. Il Pd è determinato a battersi per questo obiettivo”.

Difficile dire se una proposta unitaria delle opposizioni possa diventare concreta visto che contestualmente il ‘Terzo Polo’ propone l’abolizione del Reddito di Cittadinanza in favore di un Reddito di Inclusione esteso. È quindi possibile un dialogo con il Movimento 5 Stelle? “Noi abbiamo proposto il salario minimo a 9 euro, quindi se Calenda vuole il salario minimo che appoggi la nostra proposta” afferma Alessandra Todde, vicepresidente e deputata pentastellata. E Francesco Silvestri aggiunge: “Calenda? Buongiorno. Convergiamo tutti sulla proposta di legge già presentata dal presidente Conte, inoltre abbiamo già depositato due mozioni per impegnare il governo sia alla Camera che al Senato per il salario minimo. Portiamo avanti questo che non serve al Movimento 5 Stelle ma al Paese” conclude il capogruppo 5 Stelle alla Camera.

Insomma, tre partiti, tre proposte diverse per raggiungere lo stesso obiettivo. Ma Orlando auspica: “Si possono avere avere idee diverse su tutto ed avere un punto in comune. Questo – conclude – sarebbe a beneficio dei lavoratori”.

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